Politica

Aborto, associazione Coscioni: “serve un registro degli obiettori”

E' l'appello lanciato da Carmen Sorrentino e Josè De Falco al ministro della Salute in carica e al suo successore

di Redazione

“L’Italia segua l’esempio della Spagna e istituisca quanto prima un registro degli obiettori di coscienza che si rifiutano di praticare l’aborto nelle strutture ospedaliere pubbliche”. E’ l’appello lanciato da Carmen Sorrentino e Jose’ De Falco, componenti della giunta dell’associazione Luca Coscioni, al ministro della Salute in carica e al suo successore. L’invito e’ di seguire l’esempio del Governo spagnolo, “pronto a istituire un registro degli obiettori per rendere compatibile il diritto ad abortire con quello a obiettare”.
“In Italia – sottolineano in una nota – c’e’ un’altissima percentuale di obiettori che di fatto compromette l’effettiva applicazione della legge 194. E’ stato piu’ volte documentato – aggiungono – come l’obiezione di coscienza venga spesso opposta oltre che per convincimenti personali anche per interessi diversi. Per questo motivo l’associazione Coscioni ritiene opportuno dare alla donna la possibilita’ di evitare di rivolgersi a strutture dove le sarebbe impedito di esercitare il proprio diritto ad abortire nei tempi previsti dalla legge”.

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