Famiglia

ABIO rilancia la carta dei diritti dei bambini e degli adolescenti in ospedale

Alla settimana della salute di Milano, Fondazione ABIO Italia promuove la Carta dei Diritti e il sistema di certificazione ospedaliera per le strutture davvero a misura di bambino

di Ottavia Spaggiari

Dimentichiamo le sale d’aspetto e gli ospedali dai colori asettici, si parla di sanità adottando un punto di vista diverso giovedì, a Milano, all’incontro organizzato dal Comune di Milano nell’ambito della settimana della salute milanese, Dalla Parte dei Bambini: Una carta dei diritti rispetto alla salute. Perché curare significa anche e soprattutto prendersi cura, lo sa molto bene ABIO, l’organizzazione che, da trentacinque anni, lavora a fianco dei bambini e delle rispettive famiglie per garantire che gli ospedali diventino anche luoghi di accoglienza e crescita per i più piccoli.

Lo sa anche il Comune di Milano che ha saputo cogliere e fare tesoro del valore di questa esperienza non solo coinvolgendo Fondazione ABIO nel tavolo di lavoro per la redazione della "Carta dei Diritti del Bambino rispetto alla salute" al centro dell'incontro di oggi pomeriggio, ma anche attivando una collaborazione articolata e di ampio respiro sulle tematiche comuni.

Infatti, durante l’incontro che vede presenti i diversi interlocutori coinvolti dal Comune di Milano in questo percorso, ABIO coglie l'occasione per ripresentare la Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale, un documento, sviluppato dalla fondazione, in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria (SIP) che sintetizza in dieci punti, tutto ciò che dovrebbe essere garantito ai minori durante il ricovero. La creazione di uno spazio in cui i bambini possono giocare, la presenza dei genitori e l’accesso alle cure migliori, sono alcuni dei diritti a cui fa riferimento la carta sviluppata di Fondazione che, insieme a SIP e Progea, ha elaborato anche un sistema di certificazione ospedaliera, una sorta di bollino di garanzia per riconoscere gli ospedali davvero "All'altezza dei bambini". “Pensiamo che un sistema di valutazione nazionale della qualità dell’Azienda Ospedaliera sull’area Pediatrica, basato su strumenti professionali nati dalla collaborazione attiva del volontariato pediatrico, del mondo medico e della società scientifica possono e debbano diventare valore qualificante per le aziende sanitarie che vi si sottopongono nonché criterio a disposizione di chi si impegna a riformare il sistema a livello materiale ed organizzativo.” Afferma Vittorio Carnelli, Presidente della Fondazione ABIO Italia Onlus. Uno strumento pensato quindi prima di tutto per gli utenti, in grado di permettere a pazienti e famiglie la scelta delle strutture più adeguate ma anche uno standard di controllo e sicurezza per chi, negli ospedali ci lavora.

Partendo proprio dalla Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale, il sistema di certificazione prevede la verifica da parte di valutatori esterni, nominati da ABIO e SIP di una serie di standard ed elementi misurabili. Quattro le aree valutate: accoglienza e supporto, diritti dei bambini e degli adolescenti, dei famigliari e informazioni, continuità e specificità delle cure. Fino ad ora sono nove le strutture ospedaliere certificate, un risultato importante che, come ha sottolineato Carnelli, “rappresenta un cambiamento culturale per cui curare vuol dire anche prendere in considerazione i bisogni emotivi affettivi, culturali dei bambini e degli adolescenti ricoverati, rispettandone i diritti e supportando le loro famiglie.”

Il lavoro di ABIO per promuovere la certificazione degli ospedali continua. “Il nostro obiettivo è far sì che il percorso di valutazione e certificazione sia intrapreso da tutte le strutture ospedaliere che offrono cure pediatriche.” Spiega Carnelli. “Per far questo abbiamo bisogno dell'impegno e del supporto di tutti: del mondo medico, delle istituzioni, ma anche dei cittadini, ai quali chiediamo di essere consapevoli dei propri diritti e di collaborare con le strutture sanitarie nel processo di miglioramento dei servizi di cura.”

Per maggiori info: www.allaltezzadeibambini.org.


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