Famiglia
Abio: “Conoscere per non aver paura”
Insieme all'agenzia di comunicazione La Fabbrica lancia il progetto didattico per preparare i bambini dai 3 agli 11 anni a un rapporto positivo con lospedale. Con il kit didattico anche un concorso
Si chiama ?Conoscere per non aver paura?, ed è l’iniziativa nata dalla collaborazione di Abio-Associazione bambini in ospedale con La Fabbrica, agenzia di comunicazione specializzata nel settore education, per preparare i bambini dai 3 agli 11 anni a un rapporto positivo con l?ospedale.
Le statistiche parlano chiaro: in Italia il 50% dei bambini viene ricoverato almeno una volta in ospedale prima dei 14 anni. Anche se la causa del ricovero non è grave, il bambino vive questa esperienza in modo traumatico: la sofferenza, l?ambiente sconosciuto, i macchinari e le strumentazioni mediche, il distacco dai genitori creano un disagio che può avere forti ripercussioni nello sviluppo psicofisico.
Come rendere l?esperienza meno traumatica? La Fabbrica (attraverso il finanziamento del II piano Infanzia e Adolescenza ex lege 285/97 del Comune di Milano ? Settore Servizi alla Famiglia), ha realizzato ?Conoscere per non aver paura?, progetto biennale volto a raggiungere i bambini milanesi dai 3 agli 11 anni, l?età più fragile e a rischio.
Si tratta di un?iniziativa educativa di informazione, sensibilizzazione e formazione che si propone di presentare ai più piccoli, attraverso un linguaggio a loro facilmente accessibile, la realtà del ricovero ospedaliero, di un percorso di terapia e guarigione.
Presentato lo scorso anno scolastico alla città di Milano dall?Assessore alle Politiche Sociali Tiziana Maiolo e dall?Assessore all?Educazione e all?Infanzia Bruno Simini, ?Conoscere per non aver paura? prosegue il fortunato percorso rivolgendosi alle classi del secondo ciclo di scuola elementare e le classi prime della scuola media con un kit didattico, composto da una serie di materiali flessibili e di semplice utilizzo.
Lo strumento di comunicazione scelto per avvicinare con gradualità i bambini al tema delicato del dolore, della malattia e dell?ospedalizzazione è la clownerie: Gogo, il clown che lo scorso anno ha rappresentato l?amico-personaggio-fiaba-cartone animato per i più piccoli, quest?anno diventa, per i più grandicelli, il clown ospedaliero in carne e ossa, protagonista in fotografia del percorso didattico e ?premio? del concorso finale.
Il kit didattico, distribuito gratuitamente a tutte le scuole di Milano che ne facciano richiesta, è composto da 10 schede operative per la classe: offrono una serie di attività ludiche e cognitive, che coinvolgono gli alunni in esperienze di apprendimento, elaborazione, rappresentazione grafica e manipolativa, ricerca; da un filmato che racconta, con un taglio narrativo immediato, il ricovero in ospedale di una bimba che ha per padre un clown; da una guida per l?insegnante che fornisce le linee metodologiche e i suggerimenti per l?utilizzo dei materiali didattici sui quali si articola il percorso educativo; da 2 poster che propongono il concorso e una sintesi dei comportamenti più corretti per affrontare insieme ai genitori l?ingresso in ospedale; da un opuscolo per la famiglia che contiene una serie di indicazioni, consigli e informazioni in 6 lingue (italiano, arabo, cinese, francese, inglese, spagnolo), a testimonianza della realtà multietnica della città di Milano. Questa guida si rivela indispensabile per preparare i genitori ad accompagnare e condividere l?esperienza della degenza in ospedale con i loro bambini, in modo positivo e consapevole.
Al percorso educativo si affiancano incontri per genitori e insegnanti con formatori ABIO, nel corso dei quali sono trattati e discussi in un confronto aperto i principali temi e le modalità con cui accompagnare i bambini nel percorso educativo e nel mondo ospedaliero.
All?iniziativa è inoltre legato un concorso in cui i bambini sono chiamati a dare libero sfogo alla fantasia per creare un gioco o un progetto di gioco. Tutte le idee utili a rallegrare i piccoli pazienti sono ammesse: giochi di parole, indovinelli e cruciverba, raccolte di storie inventate per l?occasione, libri-game, disegni da completare, giochi da tavolo e da letto, puzzle?
Le 10 classi vincitrici (ex-equo) saranno premiate con una giornata di animazione del clown Gogo. Tutti i lavori inviati al concorso, inoltre, saranno esposti al pubblico in una giornata conclusiva che tutte le scuole partecipanti sono invitate a trascorrere in festa, naturalmente insieme a Gogo!
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.