Famiglia

Abilità differenti e infinite

Teatranti,ballerini,clown e poeti si alternano sulla scena e conducono il pubblico alla scoperta di un diverso modo di comunicare.

di Carlotta Jesi

«Poiché tutti quanti noi siamo molto più simili che diversi e poiché la danza e il teatro sono stati usati nel tempo come mezzi di comunicazione..». Kitty Lunn è un?étoile di New York. Ed è con queste semplici parole, pronunciate sulla sedia a rotelle da dodici anni partner fisso di ogni suo balletto, che spiega perché, insieme a molti altri artisti, partecipa ad ?I Care?. Il primo Festival Internazionale delle Abilità Differenti che dal 16 al 20 giugno riunirà a Carpi ballerini, attori, pittori, fotografi, poeti e scultori disabili da tutta Europa. Organizzato dalla cooperativa sociale Nazareno per creare una rete internazionale di enti non profit che promuovano le attività e le capacità artistiche dei portatori di handicap, il Festival propone un vero e proprio viaggio attraverso forme artistiche nate da diverse e urgentissime necessità comunicative. E se davvero molti sono gli spettacoli teatrali, i balletti, le conferenze e le mostre antologiche in programma, sicuro interesse suscitano gli artisti annunciati in cartellone. Come gli attori non udenti dell?International Visual Theatre di Parigi, gli artisti circensi del Circo con disabili di Pordenone e soprattutto tutte le compagnie di teatro che con temi e modi di esprimersi diversi animeranno la scena. A calcare il palcoscenico di Carpi, insieme al ?Cristoforo Colombo? del Centro Emmanuel e alla ?Turandot? che il Centro Anaconda di Varese ha preso in prestito da Puccini, ci saranno anche spettacoli scritti appositamente per il Festival dai titoli e contenuti davvero originali. ?Babbo Natale vede rosso?, in cui recitano cinque attori dell?Atelier di teatro Creahm di Bruxelles, racconta in cinquanta minuti esatti le vicende di un Santa Claus sui generis, che fa capricci da star, decide di farsi un viaggio in Spagna proprio quando ci sono sacchi pieni di regali da consegnare, si aggira sul palco in camicia e cappello di paglia per abbronzarsi e lascia gli altri attori a chiedersi: «perché ci lasci abbandonati a noi stessi nell?angoscia più totale?». In ?Diario di un cuoco d?astronave?, del centro socio educativo Alecrin di Maranello, gli attori conducono il pubblico nel futuro raccontando di viaggi interstellari e popolazioni aliene con la rappresentazione di diversi stati d?animo, mentre è soprattutto con il movimento del corpo che parla al pubblico ?The Dancer Within?. Spettacolo di danza dell?Infinity Dance Theatre di New York, il corpo di ballo che Kitty Lunn, costretta su una sedia a rotelle da un incidente, fonda nel 1994 per aiutare persone over 40 con differenti abilità fisiche a creare con la danza uno spazio di reciproca uguaglianza. ?Viaggio nei sogni? è invece il titolo della pièce raccontata così dalla compagnia Cicabùm di Modena che l?ha scritta e messa in scena: «Siamo partiti da uno spettacolo dell?anno scorso, ?Profili?, in cui le identità di ciascuno si trasformavano continuamente secondo la fantasia per delineare situazioni che, fondendosi una nell?altra, diventano un unico grande sogno a partire dal proprio limite reale vissuto come identità con cui inventare». Ma non è solo attraverso la voce e il corpo dei suoi artisti che il Festival prende vita. Pitture su vetro, prodotti realizzati lavorando il cuoio e legno, ricami, bomboniere per cerimonie e quadri realizzati con diverse tecniche pittoriche saranno il centro delle tre grandi esposizioni visive organizzate per il pubblico di Carpi dal Centre d?Art Differencie di Liegi, il laboratorio creativo del Centro Emmanuel e l?Arca di Noè. Fotografica invece la mostra di Stefano Covezzoli che racconta per immagini lo svolgimento del laboratorio di scultura organizzato dall?Associazione culturale ?Les amis de l?Ecole d?Art d?Uccle? di Bruxelles per i ragazzi svantaggiati della cooperativa sociale Nazareno. Il risultato sono delle gigantesche marionette che i ragazzi hanno disegnato e quindi realizzato sotto la guida del pittore Etyen Wéry e dello scultore Bruno Delmotte. Esposte come emblema del Festival nel centro della città, faranno da sfondo al convegno ?I Care (mi riguarda) – Protagonisti al di là del disagio?, con cui la cooperativa Nazareno, il 19 giugno, inaugurerà la quarta giornata del Festival. Per informazioni: Cooperativa Sociale Nazareno,villa Chierici,via Bollitoria int. n. 130, 41012 Carpi (Modena).Tel 059664774, Fax 059664772, nazareno.coopsoc@carpi. nettuno.it


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