Volontariato

Abi: “Fondi pensione traino della finanza etica”

Secondo l'Associazione bancaria italiana, la riforma del tfr porterà a un boom dei fondi etici

di Redazione

“Crescerà l’offerta di prodotti etici nel campo delle forme pensionistiche complementari legate per natura a una domanda di protezione e di sicurezza. D’altra parte i fondi socialmente responsabili hanno premiato il risparmiatore anche in termini di risultati”. Lo ha sostenuto Giuseppe Zadra, direttore Generale dell’Abi, nel corso dell’incontro di oggi, organizzato dal Forum della Finanza sostenibile, per presentare le Linee Guida in materia di rendicontazione ambientale e sociale per le forme pensionistiche complementari.

Ad oggi operano in Italia 27 fondi comuni retail ISR (Investimenti socialmente responsabili), per un ammontare gestito di circa 2,58 miliardi di euro, con una crescita di oltre il 150% rilevata a giugno 2006, rispetto al gestito di 1,07 miliardi del 2003. L’incremento, negli ultimi 12 mesi, del numero di fondi è stato di circa il 3%, per un totale complessivo di 388 fondi socialmente responsabili operativi; gli asset in gestione sono di 34 miliardi di Euro (+41% rispetto al 2005).
Con circa 2,58 miliardi di Euro su 27 fondi ISR, la quota ascrivibile agli asset manager italiani rappresenta il 7,58% del totale europeo. Buoni i risultati per chi ha investito in fondi etici. Negli ultimi 10 anni, come emerge da una ricerca di Bipiemme Gestioni e Etica Sgr, i titoli delle imprese socialmente responsabili sono cresciuti del 94%, un rendimento superiore al 75% registrato dall’indice generale. Secondo il Direttore Generale dell’Abi ”i fondi pensione avranno certamente una quota allocata nella finanza etica”. Anche perché, ha concluso Zadra, ”le esperienze finanziarie più mature, come quella inglese indicano che aumenterà il numero di risparmiatori che preferirà gli investimenti socialmente responsabili”.


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