Economia

Abbiamo rifatto l’abc della partecipazione

Annalisa Rossi Cairo: "Il nostro know how? Coinvolgere attivamente la popolazione nei progetti delle istituzioni. Niente a che vedere con l’assemblearismo"

di Redazione

Ha 21 soci e 35 collaboratori, realizza progetti per una quarantina di Comuni e amministrazioni pubbliche, ha raggiunto quasi 600mila euro di fatturato. Sono i numeri di ABCittà, una delle prime (e tuttora poche) realtà in Italia ad aver scoperto la progettazione partecipata. Con altre due società ha addirittura fondato una scuola di alta formazione in questo specifico settore. Annalisa Rossi Cairo è socio fondatore e presidente della cooperativa. SocialJob: Ci racconti i vostri primi passi… Annalisa Rossi Cairo: ABCittà è nata nel 1998, ma tra soci fondatori ci conoscevamo dal 1989. Ci siamo incontrati lavorando al Progetto Bambino Urbano, promosso dall?Unicef International Child Development Center: alla fine del progetto, nel 1997, ci sembrava un peccato disperdere il patrimonio di competenze e di amicizia che si era accumulato. Questo progetto è stato il primo a vedere l?infanzia come segmento di popolazione con competenze e diritti propri: bambini e ragazzi non erano più un oggetto su cui intervenire, ma un soggetto da interpellare. SocialJob: E il passaggio dall?infanzia alla riqualificazione urbana? Rossi Cairo: Nei nostri interventi la partecipazione dei minori è stata sempre contestualizzata all?interno di un processo più ampio, che coinvolgesse tutti gli attori presenti sul territorio. Oggi direi che la bilancia pende dall?altra parte: operiamo soprattutto su interventi di tipo urbanistico, diretti alla comunità adulta. SocialJob: Che cos?è precisamente la partecipazione? Rossi Cairo: Un obiettivo da raggiungere, una strategia e uno snodo culturale per la gestione della democrazia. Niente a che vedere con le assemblee, il confronto, la raccolta di persone che erano di moda negli anni 70. La progettazione partecipata è una serie di tecniche e di metodi, che si possono applicare in molti ambiti: la riqualificazione di un?area, la gestione di un piano di mobilità, la costruzione di una scuola? Per noi è accompagnare gli enti pubblici ad avviare e gestire progetti che coinvolgano attivamente la popolazione locale in vista del raggiungimento di un obiettivo individuato dall?istituzione stessa. SocialJob: Il vostro fiore all?occhiello? Rossi Cairo: Il progetto allo Stadera, Abitare c/o, è stato una grande soddisfazione. Per me però il miglior indicatore di successo resta il vedere che la gente arriva a una riunione con l?espressione disillusa e un po? scocciata, e dopo due ore di lavoro se ne va con gli occhi che brillano. SocialJob: Il sogno nel cassetto per ABCittà? Rossi Cairo: Avere più tempo per riflettere in modo sistematico sul lavoro fatto, e realizzare qualche pubblicazione tecnico-scientifica. Abbiamo un patrimonio di esperienza che ci piacerebbe comunicare e condividere con altri. Infowww.abcittà.org


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