Volontariato

Abbasso le fragole (finte) d’inverno

Castigapiatti.

di Paolo Massobrio

Rivoglio le mie fragoline di Ribera, quelle che l?azienda Scyavuru mette in vasetto per farne una confettura che ha la consistenza stessa del frutto. A me le fragole piacciono così, con la forza della luce e del sole che hanno dentro. Le fragole arrivano a maggio, ma se il tempo è bello anche ad aprile. Quelle di bosco, poi, si trovano in estate e hanno un sapore indicibile. Sembra un?ovvietà, ma davanti al dilagare di fragole in ogni piatto, in pieno inverno, il ribadirlo è quasi una forma di protesta. Sono stato in ristoranti anche di livello, dove la fragola insapore con l?anima bianca arrivava ad abbellire un piatto. Non sono stato tenero con quell?oste che me l?ha infilata nella sua millefoglie alla crema chantilly, rovinando il dolce per un?estetica un po? stupida. Ho tolto il saluto all?amico che, arrivato a fine pranzo, ha chiesto, era il 16 gennaio, «non ha delle fragole?». Come se fosse normale, magari condite con l?aceto balsamico caramellato di qualche industria. Ma dove le insegnano queste ovvietà? Se lo fanno alla scuola alberghiera, verrebbe da togliere la docenza a quello chef. Eppure so che così scrivendo si rischia di essere un talebano del gusto, mentre dentro a questa rabbia c?è la voglia di affermare un principio culturale: i cibi di stagione ci raccontano che siamo dentro a un ordine, e ce lo ricordano col gusto. Sembra la tentazione della mela di Adamo ed Eva: tu puoi godere di tutti i frutti, ma quei due scelgono diabolicamente il frutto proibito. È la medesima scelta che facciamo sul mercato, quando portando in casa le fragole insapori, dimentichiamo che ogni stagione ha il suo frutto, ricco di vitamine, di un sapore. E poi è chiaro che si accettano, quasi a cuor leggero, i cibi ogm. Non c?è nulla di male a mangiare le fragole fuori stagione: le confetture sono nate per questo. Ma scegliere il capriccio per il capriccio, pagandolo ciò che non vale, è, dal punto di vista culturale, una barbarie. E ai nostri figli così trasmettiamo il vuoto di chi, potendo avere tutto, compra il niente. Le fragole a gennaio, appunto.

Confetture Scyavuru: <a href=”http://www.scyavuru.com” target=”_blank”>Scyavuru</a>


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA