Sostenibilità

A Vienna splendono gli azionisti del sole

Sottoscrizione popolare per costruire una centrale fotovoltaica

di Redazione

Nella prossima primavera, Vienna inaugurerà la prima centrale solare urbana, per la quale è già iniziata la sottoscrizione fra i cittadini. Chi vuole contribuire alle spese di costruzione, usufruendo così dell’energia prodotta dai pannelli solari, può contribuire con la somma di 500 euro e garantirsi i 1.500 kWh che costituiscono il fabbisogno annuale medio di un viennese. Se le esigenze sono maggiori, è possibile versare 5mila euro e chiudere un contratto per un rifornimento illimitato. Per l’inizio del 2012 verrà anche comunicato il luogo in cui verrà costruita la centrale, dopo uno studio approfondito sull’impatto ecologico sui siti opzionati. «Con la nuova centrale l’amministrazione intende accrescere la quota di energia ricavata dalle fonti rinnovabili», sostiene il vicesindaco verde Maria Vassilakou, «e il fatto che già 800 viennesi abbiano versato il proprio contributo conferma che i cittadini sono disposti a investire direttamente nelle nuove tecnologie».
Non sorprende dunque che Vienna abbia ricevuto quest’anno il premio “World City closest to sustainable Waste Management”, che le organizzazioni internazionali Wtert e Sur assegnano alle amministrazioni che eccellono nella gestione dei rifiuti urbani. «Un riconoscimento che premia gli sforzi quotidiani compiuti per la difesa dell’ambiente e la qualità della vita dei viennesi», conferma Ulli Sima, assessore socialdemocratico all’Ambiente. La competizione riguardava città e metropoli di tutto il mondo con popolazioni superiori ai 250mila abitanti e la capitale austriaca ha prevalso nei confronti di concorrenti del calibro di Berlino, Copenhagen, Monaco, Zurigo, Malmoe, Singapore e Vancouver.
Nella città che ospita, nel quartiere di Spittelau, un vecchio termovalorizzatore divenuto anche un’attrazione turistica grazie alle decorazioni secessioniste dell’architetto Friedensreich Hundertwasser, realizzate all’inizio degli anni 90 assieme al completo rifacimento della linea di trattamento dei fumi, le politiche ambientali sono da tempo una cosa seria. L’intera Austria ha sviluppato da decenni uno dei sistemi più avanzati al mondo per la riduzione alla fonte e il recupero dei rifiuti, basato su sistemi tariffari di avanguardia, che vengono applicati con successo ormai da 20 anni. Una perfetta organizzazione dei sistemi integrati di gestione dei rifiuti, a partire dai metodi di raccolta domiciliare basati sull’idea che chi produce più rifiuti paga anche contributi più alti.
Molta energia è stata investita nelle politiche di informazione per incentivare l’utilizzo di beni e materiali di lunga durata. Anche in questo caso si è puntato sulla collaborazione dei cittadini e sulla loro accresciuta sensibilità ecologica. Il progetto per diffondere la pratica dei vuoti a rendere, ad esempio, ha consentito nell’ultimo anno di risparmiare 13.294 chilogrammi di rifiuti. E l’istituzione di un network cittadino per la riparazione di elettrodomestici e impianti elettronici ha favorito l’affermazione del consumo responsabile.


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