Volontariato

A un mese da Monterrey

La società civile si mobilita per la conferenza "Finanza per lo svilupp" che si terrà in Messico dal 18 al 22 marzo

di Emanuela Citterio

Manca un mese alla data in cui si dovrebbero prendere decisioni di fondamentale importanza per i Paesi in via di sviluppo. Si tratta della Conferenza delle Nazioni Unite ?Finanza per lo Sviluppo?, che si terra? a Monterrey (Messico) dal 18 al 22 marzo prossimi. E’ la prima volta che l’Onu ha accettato di occuparsi della finanza a livello globale. I temi sul tappeto sono di non poco conto: il debito estero, l’assistenza pubblica allo sviluppo, la riforma delle regole del commercio internazionale, le risorse alternative per finanziare lo sviluppo. Alla conferenza parteciperanno, oltre alle agenzie dell’Onu, la Banca mondiale (Bm), il Fondo monetario internazionale (Fmi), l’Organizzazione mondiale per il commercio (Wto), i governi dei Paesi industrializzati e di quelli in via di sviluppo, le istituzioni private e le ong.
Diverse organizzazioni non governative hanno fatto notare come il documento preparatorio alla conferenza sia stato epurato da molte proposte della società civile, soprattutto per quanto riguarda temi scottanti come la riduzione del debito e la concertazione delle politiche fiscali.
Riportiamo qui di seguito uno stralcio dell’ultimo comunicato della Campagna della riforma per la banca mondiale.

«Mentre i ministri degli esteri dei quindici si stanno incontrando in questi giorni a Bruxelles per discutere i rapporti della Commissione in preparazione della le ong europee lanciano un pressante avvertimento ai vertici dell?Unione che la Conferenza di Monterrey potrebbe rivelarsi un fallimento politico se l?Unione Europea non riesce a delineare degli impegni concreti per lanciare la finanza per lo sviluppo e non si prende la responsabilita? di una leadership politica nel proporre mezzi innovativi per finanziare gli obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite decisi al Global Summit nel 2000.
?In un mese esatto da oggi la Conferenza avrà inizio, e la bozza della sua dichiarazione finale non contiene nessun impegno o idea per aumentare il flusso di aiuti allo sviluppo e rendere più stabile il sistema finanziario internazionale, in modo tale da permettere ai paesi in via di sviluppo di realizzare gli obiettivi di sviluppo del Millennio prefissati dalle Nazioni Unite? ha affermato Martin Koehler della Campagna per la riforma della Banca mondiale. ?Il rapporto discusso dai ministri degli esteri dell?Unione propone troppo poco ed arriva troppo tardi.  Le ong internazionali hanno chiaramente indicato quali sono le loro aspettative per Monterrey da parte dell?Unione Europea: un calendario per raggiungere l?obiettivo dello 0,7% del PIL in assistenza allo sviluppo, un ulteriore riduzione del debito per i paesi piu? poveri, la creazione di una procedura di insolvenza per i paesi debitori, misure per stabilizzare il sistema finanziario internazionale  quali una tassa sulle transazioni valutarie ed una riforma degli organismi globali con potere decisionale sulle questioni economiche.? Ha continuato Koehler. ?Noi chiediamo alla presidenza di turno dell?UE, la Spagna, di esercitare una forte leadership politica. Adesso è una responsabilità assoluta dell?Unione Europea far sì che Monterrey diventi un successo? ha concluso Koehler».

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