Sostenibilità

A Trieste il primo impianto fotovoltaico “pubblico”

L’impianto attivato oggi è costituito da una serie di pannelli che consentono di trasformare direttamente l’energia solare in energia elettrica

di Redazione

Trieste ha il primo impianto fotovoltaico attivato da un Ente pubblico. Lo ha sottolineato il presidente dell’Ezit (Ente zona industriale Trieste) Pierpaolo Ferrante, presentando la fonte energetica alternativa che è stata installata sul tetto della sede di via Caboto. ”Un’ulteriore dimostrazione dell’impegno di Ezit a sostegno dell’ambiente”, ha ribadito Ferrante, azionando l’interruttore che ha dato il via al flusso di corrente utilizzato sia dagli uffici del palazzo sia dalla rete pubblica. ”Il prossimo intervento – ha aggiunto il presidente di Ezit – sarà la realizzazione di altri due impianti fotovoltaici, da 50 Kwh ciascuno, al servizio delle imprese insediate nei due villaggi artigianali di proprietà dell’Ente”. L?impianto attivato oggi è costituito da una serie di pannelli che consentono di trasformare direttamente l?energia solare in energia elettrica: 108 moduli per un totale di 140 metri quadrati di superficie con una potenza di picco pari a 19,8 Kwh. Il materiale utilizzato è il silicio monocristallino che attualmente offre il rendimento in assoluto più elevato. La dotazione permetterà di produrre 24.000 Kwh all?anno di energia elettrica pulita, garantendo alla sede Ezit piena autonomia sul fronte energetico. L’installazione dei pannelli fotovoltaici assicurerà anche un risparmio di oltre 150 tonnellate di combustibile e una riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera di circa 240.000 kg nell’arco di 25 anni, durata prevista per l’impianto. La conversione della corrente continua in corrente alternata prodotta dai pannelli è basata su 4 inverter con sistema di supervisione e monitoraggio a distanza. L?impianto – realizzato dalla ditta Cem81 di Buia (Udine) – è collegato alla linea dell’Acegas-Aps attraverso un quadro di interfaccia e un contatore elettronico bidirezionale. Il costo complessivo dell’operazione e’ di 125.000 Euro, in parte coperti da fondi regionali (85.000 Euro), che hanno consentito di abbattere il prezzo finale dell’energia da 35 a 12 centesimi di Euro per ogni Kwh: costo assolutamente concorrenziale rispetto a quello praticato da Acegas-Aps. La spesa complessiva dell’impianto, secondo le stime, verra’ ammortizzata nel giro di dieci anni.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.