Cultura

A Tirana il sogno di Madre Teresa: un ospedale e un’universit

Il progetto, che dovrebbe sorgere su un terreno donato dalla religiosa, è fermo dal 1998. Una delegazione del Vaticano in visita in Albania ne ha annunciato la ripartenza

di Benedetta Verrini

Una delegazione del Vaticano e’ giunta oggi in visita in Albania in occasione del rilancio del progetto per la costituzione di un’universita’ e di un centro ospedaliero realizzati dalla Congregazione figli Immacolata concezione, un sogno a lungo accarezzato da Madre Teresa di Calcutta che, come è noto, era di origine albanese. Il cardinale Pio Laghi, il portavoce della Santa Sede Joaquin Navarro Valls e padre Aurelio Mozzetta, superiore della congregazione sono giunti accompagnati dall’ambasciatore italiano a Tirana Attilio Massimo Iannucci e sono stati ricevuti dal presidente della repubblica Alfred Moisiu, dal primo ministro Fatos Nano e da numerosi ministri. La realizzazione del centro ospedaliero, che sorgera’ alle porte di Tirana, era un desiderio espresso piu’ volte da Madre Teresa anche nel corso dei suoi colloqui con il Papa. Madre Teresa ricevette in dono nei primi anni ’90 dalle autorita’ albanesi un terreno di 100mila metri quadrati sui quali sorgeva uno scheletro di costruzione da destinare a ospedale. La religiosa, di origine albanese, dono’ a sua volta terreno e fabbricato alla Congregazione figli Immacolata concezione: fra il 1995 e il 1997 i lavori andarono avanti con un investimento di 9 milioni di dollari. Dal 1998 i lavori, non ancora completati, sono fermi. La delegazione del Vaticano ha oggi annunciato che il progetto e’ ripreso con l’aggiunta di un padiglione universitario che accogliera’ facolta’ di medicina, infermieristica, fisioterapia ed economia (che si occupera’ soprattutto di formare managment sanitario). La previsione della congregazione e’ di completare i padiglioni con i primi 70 posti letto entro 18 mesi e per i restanti 130 posti letto entro tre anni. ”Da parte mia – ha commentato il cardinale Pio Laghi – posso offrire la garanzia morale che si andra’ avanti per completare la struttura”.


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