Sostenibilità

A tavola con Alce Nero: sorbetto per il fattore

Sorbetto di limone. O anche di albicocche, o di pesche, o di kiwi, o quello che volete.

di Gino Girolomoni

Prendete 200 dl di acqua, 250 g di polpa di limone e 75 g di zucchero (per chi lo ama dolce). Frullate la polpa di limone o di altro frutto (nel qual caso aggiungete anche del succo di limone) dopo aver controllato che non siano rimasti pezzi di scorza troppo grandi, e aggiungete subito l?acqua e lo zucchero. Mescolate bene, versate nella gelatiera e mettete tutto nel congelatore.

Quando il sorbetto inizia a solidificarsi (dopo 2-3 ore) va spezzettato e agitato fortemente con la frusta fino a ottenere un impasto spumoso, avendo cura di effettuare l?operazione in fretta, pena lo scioglimento del sorbetto. Per renderlo più leggero si aggiunge un albume sbattuto a neve. A seconda del frutto usato, si otterrà un sorbetto dal colore diverso e si potranno mettervi sopra un paio di fette di altra frutta.

In questi giorni di estate molto calda dedico il sorbetto a un friulano ormai diventato maremmano, che ha convertito al biologico gran parte delle aziende agricole di questa bella provincia italiana verace e selvaggia. Si chiama Amos Unfer, fa l?allevatore di pecore e il fattore in una tenuta del parco dell?Uccellina. Ama le vacche maremmane e i cavalli, protegge i suoi agnelli ed è contento che ci siano di nuovo anche i lupi. Detesta con tutto il cuore i responsabili di uno spreco di sette miliardi di vecchie lire, che hanno fatto rialzare di tre metri un chilometro della strada Fano-Grosseto per salvare quattro muri romani privi di valore. Un maremmano vero, insomma.

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