Non profit

A Tarzo un altro Carroccio è possibile

Il sindaco ha deciso di spendere 10mila euro per pagare la retta dell'asilo a 11 famiglie immigrate. L'intervista

di Daniele Biella

Quest’anno a Tarzo, provincia di Treviso, 13 bambini di famiglie povere riusciranno a frequentare l’asilo parrocchiale a spese del Comune. Undici di loro sono figli di extracomunitari: è soprattutto a loro che ha pensato il sindaco Gianangelo Bof, 35 anni, al momento di prelevare dalle casse comunali i 10mila euro necessari. «Così arrivano alle elementari conoscendo l’italiano. Un bimbo straniero escluso oggi è un potenziale delinquente di domani, che non si sentirà mai a casa propria», spiega a Vita.
Vita: Sindaco, è sicuro di essere leghista?
Gianangelo Bof: Certo. Sono d’accordo con la linea del ministro Maroni di contrasto dell’immigrazione clandestina alle frontiere: la possibilità di accoglienza dell’Italia non è infinita. Detto questo, non bisogna nascondersi dietro ai problemi: chi è in Italia da anni ha delle esigenze a cui bisogna andare incontro. Si deve avere il coraggio di investire sull’integrazione di queste persone.
Vita: Un esempio?
Bof: Aiutare i bambini. Il “ritorno” di quanto spendiamo per l’inserimento sociale di un bimbo immigrato è che, una volta adulto, lui si sentirà parte del luogo in cui vive anziché odiare chi da piccolo l’aveva fatto sentire “diverso”. Ho vissuto l’infanzia in Germania, so cosa significa la discriminazione: l’adulto la contestualizza, il bambino no.
Vita: Da qui nasce la sua decisione?
Bof: Sì, ma non solo. A Tarzo non c’è l’asilo pubblico e quello paritario rischiava di non avere il numero sufficiente di bambini per avviare l’anno scolastico mentre 13 bambini, tra cui gli 11 di origine straniera, non vi andavano perché i genitori non potevano pagare la retta. Con l’istituzione del fondo ho risolto entrambi i problemi.
Vita: Ha avuto delle critiche?
Bof: Sì. Mi si ribatte che do i soldi agli extracomunitari anziché alle famiglie italiane: ma ho scelto così per il bene di tutta la comunità. Comunque ho ricevuto anche molti consensi da esponenti leghisti, in primis dal presidente del Veneto, Zaia. La mia impostazione è pragmatica, non ideologica.
Vita: All’opposto del suo omologo di Adro…
Bof: Non giudico l’operato dei colleghi, e ogni iniziativa va contestualizzata. Ma l’importante, per noi amministratori, è fare scelte che portino un beneficio pubblico. Se sono fini a se stesse, sono controproducenti perché possono scatenare una reazione avversa molto forte.

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