Famiglia

A Sud il 51% delle famiglie monoreddito è a rischio povertà

Drammatico l'allarme lanciato dal Rapporto Svimez presentato oggi

di Maurizio Regosa

È quanto emerge dal rapporto Svimez 2008 sull’economia del Mezzogiorno, presentato oggi a Roma. La sperequata distribuzione del reddito, prosegue il rapporto, espone molte famiglie al rischio di povertà. Secondo il rapporto, nel Mezzogiorno oltre la metà delle famiglie monoreddito, il 51,6%, risultano esposte al rischio di povertà, rispetto al 28,6% nel Centro-Nord.Le regioni meridionali, oltre a presentare un minor livello di benessere, mostrano anche un più alto grado di disuguaglianza distributiva rispetto alle regioni del Centro-Nord. In particolare, Campania, Calabria e Sicilia risultano in fondo alla classifica, insieme ai paesi più diseguali d’Europa, cioè Grecia, Portogallo, Lituania e Lettonia.


Nel Sud il 18% delle famiglie percepisce meno di 1.000 euro al mese; ad esse si aggiunge un ulteriore 20% circa che guadagna tra i 1.000 e i 1.500 euro. Il 10% delle famiglie del Mezzogiorno, più del doppio delle famiglie del Centro-Nord, dichiara di non potersi permettere un pasto adeguato almeno tre volte alla settimana. Il 20,9% delle famiglie del Mezzogiorno afferma, inoltre, di non potersi permettere di riscaldare adeguatamente l’abitazione, rispetto al 5,4% del Centro-Nord. Nel Mezzogiorno, il 19,3% delle famiglie ha avuto periodi in cui non aveva soldi sufficienti per l’acquisto di
medicinali, rispetto ail 6,1% delle famiglie al Centro-Nord. Il 28,6% delle famiglie non ha potuto acquistare i vestiti di cui necessitava, l’8,2% delle famiglie con figli in età scolare non aveva soldi per la scuola, il 12,8% delle famiglie non aveva sempre denaro sufficiente per i trasporti e il 24,3% ha dichiarato di non avere avuto abbastanza
soldi per pagare le tasse.Sempre stando ai dati diffusi dal rapporto, le minori opportunità di occupazione sono uno dei fattori determinanti del rischio di povertà.
Il 51,1% dei disoccupati nel Mezzogiorno è esposto al rischio di povertà rispetto al 26,2% nel Centro-Nord. Un altro rilevante fattore di rischio è costituito dalla scarsa formazione del capitale umano: nel Mezzogiorno il 40,6% di chi possiede un’istruzione
elementare o nessun titolo risulta esposto al rischio di povertà, rispetto al 18,1% del Centro-Nord. Inoltre, il 31,5% dei diplomati non ha redditi sufficienti. Anche il 9,4% dei laureati residenti nel Mezzogiorno, rispetto al 4% di quelli del Centro-Nord sono esposti al rischio di povertà.


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