I religiosi hanno molto da insegnarci, in particolare possono provare a trasferirci quella pace e quello spirito di fiducia innati che probabilmente, e difficilmente, riusciremmo ad avere naturalmente.
Sulla mia strada di fundraiser, ho avuto il beneficio di incontrare alcune persone dal grande cuore. Uomini di fede che si sono aperti, con umiltà e curiosità, a un mondo, quello del marketing e della comunicazione, apparentemente lontano dal loro, con la consapevolezza di quelli che sono i bisogni attuali.
In principio di questo nuovo anno, provo dunque a condividere alcuni insegnamenti appresi durante il mio lavoro al loro fianco affinché possiamo vivere con maggiore naturalezza una professione affascinante certamente ma affatto semplice.
GLI INSEGNAMENTI DI SANT'IGNAZIO DI LOYOLA
Ignazio di Loyola visse nei primi del 1500. Il Santo chiedeva e raccoglieva fondi per costruire scuole, quelle che tutti noi conosciamo oggi con il nome di Scuole Ignaziane e che sono sparse in tutto il mondo. Nel 1993, sono stati raccolti in un'unica pubblicazione i 5 princìpi del del Santo che, riconoscerai, racchiudono l'essenza e il valore del lavoro del fundraiser. Questi valori sono validi allora come oggi. Li riporto in grassetto:
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Credi nel valore del lavoro e nel sacrificio che produrrai per compierlo.
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Lascia che la tua luce brilli. Non è sufficiente fare del bene, occorre che lo persone lo sappiano. Nel raccontare, fallo in modo ordinato, avendo cura di porvi attenzione e usando uno stile adeguato.
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Conosci i tuoi benefattori e sii paziente con i loro fallimenti. Accetta di buon grado la generosità e non pretendere di cambiare i comportamenti degli altri anche se li ritieni lontani dal tuo modo di concepire le cose. Vivi nel mondo reale e lascia che le cose mutino con naturalezza.
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Gestisci le tue risorse con attenzione. Dal mercato trai i modi e l'energia giusta per fare le cose, tenendo conto che il denaro è il mezzo necessario per riuscirci ma va usato per bene.
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Onora i tuoi benefattori e mostra loro gratitudine. C'è sempre connessione tra bisogno e riconoscenza e tale connessione va onorata.
GLI INSEGNAMENTI DI SAN LUIGI ORIONE
Luigi Orione visse l'età matura ai primi del ventesimo secolo. Morì nel 1940. Il Santo ci lascia molti aforismi che ritroviamo random visitando l'homepage dell'Opera. Una la ricordo perché mi ha colpita particolarmente:
A Dio non basta la nostra fede: ha bisogno di vedere e constatare le nostre opere.
Sempre di San Orione c'è una frase che ricorre tra le mura del Piccolo Cottolengo Milanese da lui fondato:
Bisogna stare "alla testa dei tempi".
Occorre imparare ad assecondare i tempi in cui viviamo, approfittando delle opportunità che da questi derivano e dai trend attuali, anche se sembrano molto lontani dal nostro modo di concepire le cose.
Io mi lascio influenzare con piacere dall'energia potente che emanano queste parole: fanno bene al mio spirito così pragmatico ed errante.
Buon lavoro.
Nessuno ti regala niente, noi sì
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