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A Samoa almeno 130 morti
E' questo il bilancio provvisorio della catastrofe che si e' abbattuta nel Pacifico meridionale
Oltre 130 morti accertati. E’ questo il bilancio provvisorio della catastrofe che si e’ abbattuta nel Pacifico meridionale, con un terremoto di magnitudo 8 sulla scala Richter seguito da uno tsunami che ha devastato le isole Samoa. A Samoa i morti sono 100, mentre nelle vicine Samoa americane si contano 19 vittime e nell’isola Niuatoputapu dell’arcipelago di Tonga altre 10.
Il sisma ha provocato onde di tsunami alte fino a sei metri che hanno devastato villaggi e centri turistici. Testimoni riferiscono di persone trascinate via dalla furie delle acque, con bambini strappati dalle braccia dei genitori e addirittura automobili travolte dalle onde. Almeno 20 morti sono stati rinvenuti sulla popolare spiaggia di Lalomanu a Samoa, molto famosa fra i turisti australiani e neozelandesi. «Abbiamo avuto danni molto pesanti lungo le coste e la maggior parte dei resort turistici sono stati spazzati via», ha detto il vice primo ministro delle Samoa, Misa Telefoni. Il primo ministro facente funzioni della nuova Zelanda, Bill English, ha parlato «di un considerevole numero di morti» che potrebbe crescere nelle prossime ore, e ha annunciato l’invio di un aereo di ricognizione alla ricerca di sopravvissuti in mare. Negli Stati Uniti, il presidente Barack Obama ha intanto dichiarato lo stato di emergenza per le Samoa americane.
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