Non profit

A Roma direzione Gleneagles il “matatu” contro la povert

Il pullman di ActionAid porterà la voce dell'Africa in lotta contro la povertà ai potenti della Terra

di Redazione

Ha fatto tappa a Roma e arrivera’ al G8 in Scozia il pulmino di ActionAid che portera’ la voce dell’Africa in lotta contro la poverta’ ai potenti della Terra. Il matatu, il pulmino a 16 posti che in Africa e’ il piu’ comune mezzo pubblico di trasporto, dopo essere partito il 31 marzo scorso da Johannesburg e dopo aver toccato diversi paesi africani tra cui Mozambico, Malawi, Tanzania, Kenya, Uganda e’ approdato a Roma per arrivare, dopo 20.000 chilometri, a Gleneagles, in Scozia, dove a Luglio si terra’ il G8. Gli attivisti di ActionAid hanno incontrato in mattinata in Campidoglio il sindaco Walter Veltroni, che ha visto da vicino il matatu, poi nel primo pomeriggio avvolgeranno il Colosseo con una ”White band” di 80 metri, la fascia bianca simbolo della lotta alla poverta’. La stessa, che in scala ridotta, si porta come bracciale. ”Walter get on board, Roma get on board”, hanno gridato i volontari dell’associazione impegnata nella lotta contro la poverta’, mentre il pulmino era parcheggiato sul colle capitolino. E il sindaco ha risposto: ”Siamo gia’ a bordo, Roma e’ gia’ a bordo con il cuore, sperando che si possa fare il viaggio al contrario, che la ricchezza arrivi anche nei paesi poveri”. Veltroni ha ribadito che il ”vero obiettivo” e’ quello di far rispettare ai paesi ricchi gli impegni presi: quelli di destinare lo 0,7% del Pil in aiuti ai paesi in via di sviluppo. ”Il mio Paese e gli Stati Uniti – ha detto il sindaco – sono rispettivamente allo 0,15% e allo 0,16% bisogna fare di piu’. La decisione di cancellare il debito ad alcuni paesi presa dai ministri finanziari del G8 e’ un primo passo ma non basta, anche perche’ quelli erano in larga parte crediti non esigibili. Bisogna trasferire ricchezza in quei paesi perche’ se non si vince la poverta’ non si ferma neanche l’immigrazione. Bisognerebbe poi anche ricordarsi che noi italiani siamo stati gli africani di 80 anni fa”. Per Veltroni, inoltre, per impedire che in Africa si continui a morire di malaria e di Aids, mentre nei paesi ricchi l’aspettativa di vita e’ di 80 anni, bisogna ”spingere sulla questione dei farmaci e impedire la vendita delle armi. Cosi’ come bisogna aiutare i paesi a imboccare la via democratica”. Dopo la manifestazione Italia-Africa e il concertone ”Live Aid” del prossimo 2 luglio in contemporanea a Roma Londra, Berlino, Parigi e Filadelfia, la capitale e’ sempre piu’ in prima fila nell’impegno contro la poverta’ nel mondo. ”Ogni gesto – ha concluso il sindaco – e’ come una goccia d’acqua. Bisogna stracciare il silenzio che circonda i problemi dell’Africa e penso che anche con queste iniziative ci stiamo riuscendo”.

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