Economia

A Parabiagio c’è un cerchio magico per i bambini

La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ancora a fianco della cooperativa di Parabiago che gestisce una comunità diurna per minori e altri servizi nell'ambito della disabilità

di Gabriella Meroni

Minori, disabili e prima infanzia: si spende su questi tre fronti l’attività della Ruota di Parabiago, cooperativa attiva dal 1987 per rispondere ai bisogni di bambini e disabili del territorio. Un modus operandi, quello in favore della comunità locale, che ha facilitato anni fa l’incrocio dei percorsi della cooperativa e della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e ha visto nascere una collaborazione, riconfermata di recente.

«Gestiamo la Comunità Alloggio per minori Camelot e la comunità diurna il Cerchio Magico che può ospitare sino a dieci minori -spiega la presidente della Ruota Fiorella Colombo-; a questi bambini, che hanno situazioni famigliari fragili alle spalle, offriamo aiuto per lo studio e gli aspetti relazionali, ma ci adoperiamo anche per il supporto alle loro famiglie». Poi c’è l’impegno della cooperativa nei confronti dei bambini in età scolare affetti da autismo o handicap di tipo cognitivo, per i quali è attiva L’isola che non c’è, il Centro socio educativo (Cse) che può accogliere sino a 30 minori.

«Questi bambini frequentano la scuola dell’obbligo, con un progetto educativo personalizzato che prevede l’integrazione della giornata scolastica con l’inserimento al nostro Cse -aggiunge Colombo-. La finalità primaria del servizio è lo sviluppo di capacità di autonomia e di realizzazione personale mediante la valorizzazione delle abilità presenti ed emergenti nei minori. Il Cse continua e amplia il lavoro effettuato nell’ambito della scuola e dei servizi specialistici in un contesto diverso ma complementare e attraverso metodologie che stimolano e facilitano l’apprendimento». Il Cse rappresenta inoltre per le famiglie una possibilità di sostegno nel proprio compito educativo e per il minore un’opportunità di socializzazione e di crescita globale della persona.

Nell’ambito della disabilità adulta la cooperativa ha all’attivo il Cse “La Bussola”, lo Sfa Il Caleidoscopio per giovani adulti e la Comunità Socio Sanitaria Casa mia, che ospita otto persone con disabilità. Il Caleidoscopio prevede un percorso quinquennale, in cui la persona con disabilità è aiutata a pianificare un progetto per il proprio futuro e a conquistare la propria autonomia perfezionando e consolidando un orientamento iniziato nella scuola dell’obbligo.

Il Cse la Bussola, rivolto ai disabili adulti che hanno completato il ciclo scolastico e per i quali non si prevede l’inserimento nel del lavoro, offre percorsi personalizzati per l’incremento all’autonomia personale e il soddisfacimento dei bisogni di integrazione sociale. Negli ultimi due anni, per rispondere sempre meglio alle esigenze dell’utenza, sono stati realizzati dei laboratori ergoterapici (falegnameria, argilla, attività di magazzino) che presentano orari e modalità più affini al mondo del lavoro: un modo, questo, per consentire ai frequentanti di mettere in gioco le proprie capacità.

Questi laboratori possono, nel tempo, diventare una piattaforma per un eventuale inserimento nel mondo del lavoro.
Da ricordare, infine, che la cooperativa gestisce servizi in appalto nell’ambito della prima infanzia: asili nido, tempo famiglia e ludoteca presenti in nove comuni del territorio.
«Il rapporto fra la Bcc e la Ruota è nato nei primi anni di attività della cooperativa e si è consolidato intorno al progetto della comunità di Sant’Ilario -ricorda il presidente Roberto Scazzosi-: la cooperativa si era fatta allora interprete di una necessità della comunità locale e la banca diede il proprio contributo all’apertura della struttura. Oggi questo rapporto, in nome di una sensibilità comune verso la dimensione sociale, prosegue, nella consapevolezza di dover cercare le soluzioni più efficaci ai bisogni sempre più complessi e articolati espressi dal territorio».

 

Minori e disabili, la Ruota di Parabiago consolida i suoi servizi

La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ancora a fianco della cooperativa di Parabiago che gestisce “Casa mia” di Sant’Ilario, la comunità diurna per minori e altri servizi nell’ambito della disabilità.

Minori, disabili e prima infanzia: si spende su questi tre fronti l’attività della Ruota di Parabiago, cooperativa attiva dal 1987 per rispondere ai bisogni di bambini e disabili del territorio. Un modus operandi, quello in favore della comunità locale, che ha facilitato anni fa l’incrocio dei percorsi della cooperativa e della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e ha visto nascere una collaborazione, riconfermata di recente. «Gestiamo la Comunità Alloggio per minori Camelot e la comunità diurna il Cerchio Magico che può ospitare sino a dieci minori -spiega la presidente della Ruota Fiorella Colombo-; a questi bambini, che hanno situazioni famigliari fragili alle spalle, offriamo aiuto per lo studio e gli aspetti relazionali, ma ci adoperiamo anche per il supporto alle loro famiglie». Poi c’è l’impegno della cooperativa nei confronti dei bambini in età scolare affetti da autismo o handicap di tipo cognitivo, per i quali è attiva L’isola che non c’è, il Centro socio educativo (Cse) che può accogliere sino a 30 minori. «Questi bambini frequentano la scuola dell’obbligo, con un progetto educativo personalizzato che prevede l’integrazione della giornata scolastica con l’inserimento al nostro Cse -aggiunge Colombo-. La finalità primaria del servizio è lo sviluppo di capacità di autonomia e di realizzazione personale mediante la valorizzazione delle abilità presenti ed emergenti nei minori. Il Cse continua e amplia il lavoro effettuato nell’ambito della scuola e dei servizi specialistici in un contesto diverso ma complementare e attraverso metodologie che stimolano e facilitano l’apprendimento». Il Cse rappresenta inoltre per le famiglie una possibilità di sostegno nel proprio compito educativo e per il minore un’opportunità di socializzazione e di crescita globale della persona.
Nell’ambito della disabilità adulta la cooperativa ha all’attivo il Cse “La Bussola”, lo Sfa Il Caleidoscopio per giovani adulti e la Comunità Socio Sanitaria Casa mia, che ospita otto persone con disabilità. Il Caleidoscopio prevede un percorso quinquennale, in cui la persona con disabilità è aiutata a pianificare un progetto per il proprio futuro e a conquistare la propria autonomia perfezionando e consolidando un orientamento iniziato nella scuola dell’obbligo.
Il Cse la Bussola, rivolto ai disabili adulti che hanno completato il ciclo scolastico e per i quali non si prevede l’inserimento nel del lavoro, offre percorsi personalizzati per l’incremento all’autonomia personale e il soddisfacimento dei bisogni di integrazione sociale. Negli ultimi due anni, per rispondere sempre meglio alle esigenze dell’utenza, sono stati realizzati dei laboratori ergoterapici (falegnameria, argilla, attività di magazzino) che presentano orari e modalità più affini al mondo del lavoro: un modo, questo, per consentire ai frequentanti di mettere in gioco le proprie capacità. Questi laboratori possono, nel tempo, diventare una piattaforma per un eventuale inserimento nel mondo del lavoro.
Da ricordare, infine, che la cooperativa gestisce servizi in appalto nell’ambito della prima infanzia: asili nido, tempo famiglia e ludoteca presenti in nove comuni del territorio.
«Il rapporto fra la Bcc e la Ruota è nato nei primi anni di attività della cooperativa e si è consolidato intorno al progetto della comunità di Sant’Ilario -ricorda il presidente Roberto Scazzosi-: la cooperativa si era fatta allora interprete di una necessità della comunità locale e la banca diede il proprio contributo all’apertura della struttura. Oggi questo rapporto, in nome di una sensibilità comune verso la dimensione sociale, prosegue, nella consapevolezza di dover cercare le soluzioni più efficaci ai bisogni sempre più complessi e articolati espressi dal territorio».

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