Sostenibilità

A Nord Est c’è il Gas più pulito d’Italia

Successo dei Gruppi di acquisto solidale

di Chiara Cantoni

Triveneto baciato dal sole, eccezione meteorologica in questo rigido inverno? Niente affatto, questione di economia, verde. Che nel Nord-Est è sinonimo di fotovoltaico: mille kWatt di potenza installata, per un risparmio complessivo in bolletta di 200mila euro l’anno e un abbattimento di emissioni di CO2 pari a 25mila tonnellate da qui al 2030. È questo l’incoraggiante risultato portato a casa, dopo due anni di attività, dagli otto gruppi di acquisto solare nati in seno al progetto «Energia comune», campagna firmata da Legambiente e Acab Group per promuovere l’attivazione, presso enti e istituzioni pubbliche, di servizi informativi su tecnologie verdi e fonti rinnovabili.
In Veneto e Friuli l’iniziativa ha già coinvolto più di mille famiglie che, attraverso la formazione di un Gruppo di acquisto solidale, hanno acquistato impianti solari termici e fotovoltaici abbattendo la spesa del 25-30% sul prezzo medio di mercato, con un risparmio di 3mila euro ciascuna. Assistiti dai circoli di Legambiente e dagli sportelli promossi con i Comuni (un centinaio le amministrazioni che hanno aderito), i gruppi partiti nel 2007 hanno ormai raggiunto 1 MW di solare fotovoltaico e più di 500 mq di solare termico, a fronte di oltre 400 impianti realizzati. «I nostri esperti hanno offerto consulenza tecnica nello screening dei preventivi, ma la scelta dei produttori ha coinvolto attivamente tutte le famiglie», tiene a sottolineare il coordinatore dei Gas solari di Legambiente, Davide Sabbadin. «Un bell’esempio di democrazia partecipata, ma soprattutto di collaborazione virtuosa fra ente pubblico e cittadinanza. Il rapporto di convenienza stimato infatti è di almeno 1 a 5, ossia, per ogni 10mila euro investiti nel progetto dalle amministrazioni locali, si genera un abbattimento di 50-80mila euro sulle bollette dei residenti». Già oggi la somma complessiva risparmiata dai Gas per l’acquisto di pannelli è di circa 1,1 milioni. «Merito anche degli accordi siglati da Legambiente con Bcc e Banca Etica, che hanno concesso alle famiglie aderenti un credito agevolato per installare gli impianti a costo zero, ripagando l’intero prestito con gli incentivi del conto energia».
Risultato? Bollette azzerate fin dal primo anno, e ricadute positive sul territorio: solo nel 2009, gli installatori che si sono aggiudicati i lavori per conto dei Gas hanno superato i 5 milioni di fatturato. E l’esperienza ha già cominciato a fare scuola. «Molti cittadini, associazioni e comitati esterni hanno tratto ispirazione, attivando sul territorio iniziative analoghe», conclude Sabbadin.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA