Famiglia

A Napoli finestre apertesui nuovi mercati Prodotti per lo sviluppo, turismo sociale e beni confiscati.Tre banchi di prova per la cooperazione sociale

Il 20 e 21 giugno il seminario di Legacoopsociali

di Redazione

A tre anni di distanza dal primo seminario di Rimini, la cooperazione sociale Legacoop torna a parlare di inserimento lavorativo. Questa volta nella difficile cornice di Napoli e della Campania dove anche grazie al consorzio Gesco, Legacoopsociali è riuscita a creare una rete virtuosa di sviluppo locale. Il 19 e 20 giugno le diverse anime della cooperazione di tipo B si confronteranno sui diversi modelli organizzativi, le nuove prospettive del settore e gli strumenti di governance e comunicazione con il territorio; mondo accademico e imprenditoria sociale tireranno le somme di un lavoro, che in tre anni ha permesso a Legacoop di proporsi come interlocutore credibile anche a livello istituzionale.
Sarà proprio il rapporto con la pubblica amministrazione uno degli argomenti caldi della prima giornata. La presenza dell’avvocato Franco Dalla Mura sarà l’occasione per approfondire la controversia sull’applicazione dell’articolo 52 del nuovo Codice degli appalti, tema che in questi anni ha visto Legacoopsociali in prima fila nel confronto serrato con l’Autorità degli appalti. Nell’occasione si affronterà anche la questione dell’eventuale revisione della legge 381, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto dello svantaggio. «È questo un problema apertissimo, che vede in prima fila proprio le cooperative che si confrontano sempre più spesso con nuovi bisogni e nuove emergenze sociali», spiega Giancarlo Brunato, coordinatore della cooperazione sociale di tipo B di Legacoop.
Il seminario non si limiterà agli aspetti normativi. Il tema della governance e dello sviluppo economico delle cooperative occuperà buona parte delle prima giornata di incontri. Verrà, infatti, dedicato ampio spazio alla riflessione sullo strumento del bilancio sociale e sui suoi utilizzi in ambito organizzativo e comunicativo. Approfondimento che servirà ad introdurre il tema dei “nuovi mercati per la cooperazione sociale”.
L’innovazione sarà dunque al centro di un dibattito aperto alle esperienze sul territorio e al confronto sui possibili nuovi scenari di promozione nei settori dei prodotti e servizi per lo sviluppo, dei beni confiscati e del turismo sociale.


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