Volontariato

A Milano una mattinata da ricordare

Per la giornata del Volontariato. Ecco com'è andata

di Redazione

«Vi ringrazio perché questa mattina avete affrontato la questione del volontariato con un taglio di cui non si capisce mai abbastanza l’importanza: quello culturale». Così Rosa Russo Iervolino ha iniziato il suo intervento nel corso dell’intensa mattinata che a Milano, nella bellissima sala Conferenze di Palazzo Reale, Vita ha organizzato in occasione della giornata del Volontariato e dei 20 anni dell’approvazione della legge 266. La mattinata si è svolta in quattro rapide e vivaci sessioni, dopo i saluti di Stefano Boeri, assessore alla Cultura di Milano nei cui spazi l’evento è stato ospitato. Pierluigi Stefanini, presidente di Unipol, mainsponsor della giornata e della mostra inaugurata per l’occasione in via Dante e Patrizia Toia, eurodeputata, hanno aperto i lavori con il punto di vista delle imprese e delle istituzioni sull’importanza del volontariato in una fase delicata come quella che stiamo vivendo. Ha portato poi i suoi saluti il grande Andrea Zorzi, due volte campione del mondo di pallavolo, oggi impegnato a tempo pieno in un progetto per diffondere la cultura dello sport. «non facciamone una questione di investimenti. È una questione di educazione: in Europa il 75% dello sport viene fatto a cielo aperto, da noi solo il 25%. E siamo la nazione con il clima migliore».

Poi al tavolo sono saliti Pierangelo Dacrema e Giulio Sapelli: due economisti chiamati a guardare alla portata economica del volontariato. È stata una sessione di grande vivacità, che ha acceso l’interesse del pubblico per le continue provocazioni e ribaltamenti di prospettiva che i dua hanno proposto. Con una convergenza di punti di vista su un punto: il valore del volontariato è quello di spostare il centro dei processi economici dal denaro al fare e al lavoro. Per questo il volontariato è ricchezza insostituibile.

Hanno preso poi la parola Luca Doninelli, scrittore ed Erasmo Figini, fondatore de La Cometa di Como, una fondazione che accompagna i ragazzi nell’approccio al lavoro e che accoglie molte case famiglia al suo interno. Erano chiamati a ragionare del tema “gratuità e bellezza”. Sintetico il punto di vista finale di Figini: «All’ingresso del nostro cengtro abbiamo messo una scritta che dice: ragazzi siamo qui per tirare fuori l’eccellenza che c’è in voi». È così che la gratuità “libera” bellezza attraverso le biografie di giovani accompagnati a trovare la loro strada. E a trasformasri da problema in risorsa.

È stata quindi la volta di Rosa Russo Iervolino che ha ricordato l’emozione di quell’approvazione all’unanimità in Parlamento della Legge 266 con applauso dei deputati alzatisi tutti in piedi. La Iervolino ricorda anche un aneddoto significativo: «Giovanni Goria, che era presidente del Consiglio, vide che la mia relazione era intitolata “Volontariato e sviluppo”. Prese una matita blu e mise una accento sulla “e”: “Volontariato è sviluppo”, mi disse. Aveva ragione davvero».

La mattinata si è chiusa con la presentazione della mostra Certisguardi, che si è aperta questa mattina in via Dante a Milano: al tavolo Antonio Amendola fondatore di Shoot4change e Andrea Micheli, cofondatore di PhotoAid, le due reti di fotografi che hanno garantito le immagini per la bellisma mostra che resterà aperta sino al 20 dicembre.


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