Salute

A Milano la prima master class sull’arte della cura

Si tiene dal 25 al 27 maggio e affronta nuove modalità per una proficua relazione di aiuto. Organizza la onlus Clown one Italia

di Redazione

Sbarca a Milano uno dei laboratori internazionali più innovativi legati alla cura delle relazioni interpersonali: dal 25 al 27 maggio 2012 si terrà press oil Centro Miele (Via Porro Lambertenghi 12) a Milano la master class ‘L’Arte della Cura – Contatto gioioso, sostegno e comunicazione nella relazione di aiuto‘.

“È un appuntamento che guiderà alla scoperta del linguaggio dell’arte della cura, dei suoi luoghi, tempi e modi”, spiega l’associazione promotrice, Clown one Italia. “Questo percorso vuole essere un’esplorazione delle molteplici declinazioni della cura attraverso la mediazione del gioco, dell’acqua, del linguaggio e del cambiamento sociale. Le meditazioni e le danze in acqua calda regaleranno momenti di guarigione, consapevolezza e accoglienza”.

Tra i conduttori del workshop (al quale ci si può iscrivere tendenzialmente entro metà maggio, scaricando il modulo di adesione qui) c’è Italo Bertolasi, fondatore dell’associazione Watsu Italia, Cristina Finotti di Edu-care, lo statunitense Mark Enslin, ideatore di School for designing a society, e Ginevra Sanguigno, presidente di Clown one Italia attiva da almeno 30 anni in tutto il mondo nel teatro e nella clownerie sociale: “la figura del clown come agente di cura permetterà di avvicinarci a dinamiche di sostegno nella relazione d’aiuto e la nostra capacità di desiderare ci condurrà nella sperimentazione di scenari sociali alternativi”, spiega Sanguigno.

Per ulteriori informazioni, il sito ufficiale è artedellacura.blogspot.it, dove si trovano tutte le informazioni anche della tavola rotonda che si tiene in chiusura della master class, dal titolo ‘I sogni che cambiano il mondo’, che si si tiene domenica 27 maggio con la presenza di Capra magra onlus, Natura Seveso Legambiente, Avs (Associazione Veronica Sacchi) onlus, e frà Stefano Luca, frate cappuccino che vive nell’Africa nera portando il teatro sociale nelle carceri.


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