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A Milano la Leopolda dello sport di base

Si chiama “24 ore di idee per lo sport” e, come spiega Massimo Achini, presidente del Centro Sportivo Italiano, «un incrocio tra l'evento renziano e il Meeting di Rimini, dove fare il punto sullo stato dello sport italiano e provare ad immaginarne il futuro». Il via sarà sabato 31 gennaio a Cernusco sul Naviglio (Mi) all'oratorio Aso

di Lorenzo Alvaro

Ci saranno tutti. Dal “Trap” al “Mondo”, dallo “Zio” Bergomi a Igor Cassina, passando per il “Pupi” Zanetti, l’intramontabile Dino Meneghin e don Antonio Mazzi fino alle alte sfere dello sport e della politica italiane con Giovanni Malagò, Luca Pancalli e Graziano Delrio. L’occasione sarà la “24 ore di idee per lo sport” organizzata dal Centro Sportivo Italiano che si terrà a Milano, sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio. Un incrocio tra la Leopolda di Matteo Renzi e il Meeting di Rimini in cui fare il punto sullo stato dello sport italiano e provare a disegnarne il futuro. Come? Lo abbiamo chiesto a Massimo Achini, che del Csi è presidente.

Qual è il senso di questa iniziativa?
L’idea di fondo è che abbiamo pensato servisse un momento per raccogliere idee concrete. Dobbiamo far sì che lo sport dia il meglio di sé. Certamente ci sarà una grande partecipazione di chi lo sport, lo vive o lo dirige. Ma in particolare abbiamo voluto la presenza di tanti giovani. Abbiamo convocato per questo 300 ragazzi delle società sportive. I veri protagonisti saranno loro. Dirigenti, allenatori, campioni e politici che si occupano del tema saranno solo co-protagonisti. I grandi opinion leader dello sport saranno qui per dare attenzione e ascolto ai giovani.

In che modo?
Durante l’evento tutti possono partecipare liberamente ed intervenire. Ogni intervento avrà la durata di 3 minuti e sarà ripreso da una telecamera e messo in circuito sui social e sui canali Csi. Le idee verranno votate da una giuria di giovani e le migliori saranno pubblicate dai media nazionali.

Tecnicamente come avviene il confronto?
Ogni discussione è suddivisa in tre momenti. Prima il Match, della durata di 40 minuti in cui gli ospiti si “sfidano” per rispondere a una serie di domande ed esprimere un’idea concreta per lo sport. Poi c’è il Time Out, di 20 minuti in cui i testimonial portano la propria esperienza a forte impatto emozionale. Infine il Terzo Tempo della durata di un’ora in cui le società sportive incontrano ospiti e testimonial per confrontarsi insieme.

Perché avete scelto questo format?
Saranno 24 ore ininterrotte. Abbiamo deciso di dedicare un’ora ad ognuno dei 24 temi che secondo noi sono importanti quando si parla di sport. Un format pensato per non essere noioso. Non volevamo fare una convention o un seminario ma un evento divertente e dinamico.

Quali sono le idee forti che porterete alla 24 ore?
I 24 temi scelti sono quelli che ci stanno più a cuore e che secondo noi son quelli più importanti. Tutti sono attraversati naturalmente dal fil rouge della questione educativa. Del ruolo dello sport nell’educazione. La domanda cui rispondere è sempre la stessa: che cosa può e deve fare lo sport per i giovani e per la società?

Le idee che nasceranno, le famose 24 idee, che fine faranno?
Tutto quello che verrà fuori dall’evento verrà vagliato da una giuria di giovani presieduta da Bruno Pizzul. Il gruppo valuterà le idee, decidendo quali siano le migliori. A quel punto le metteremo più possibile in circuito. Il nostro scopo è offrire il nostro patrimonio di idee e valori. Non vogliamo sostituirci o sovrapporci con chi ha responsabilità decisionali.

L'evento
La convocazione è per sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio all’oratorio Aso di Cernusco sul Naviglio (Milano). In allegato il programma della giornata

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