Salute
A Milano il Nastro Rosa illumina Montenapoleone
Presentata a Palazzo Marino la Campagna della Lilt per la prevenzione del tumore al seno
di Redazione
Alla vigilia del mese in rosa, il mese dedicato dalla Lilt (Lega italiana per la lotta ai tumori) alla prevenzione del tumore al seno e che ha in un nastro rosa il suo simbolo, a Palazzo Marino – sede del Comune di Milano – è stata presentata la Campagna Nastro Rosa che vede la collaborazione con Estée Lauder Companies. A conclusione dell’incontro, inoltre, è stato conferito il premio allo studio Nastro Rosa Estée Lauder a Elisa Cattaneo, giovane ricercatrice dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
La Sezione di Milano della Lilt ha organizzato una serie di iniziative, dedicate alle donne milanesi, che avranno la possibilità di informarsi, confrontarsi, sottoporsi a controlli specifici gratuiti e anche sostenere la Campagna attraverso momenti di svago tra shopping e cultura.
«L’appuntamento di oggi», afferma Franca Fossati-Bellani, presidente della Sezione di Milano della Lilt, «sottolinea come la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce debbano diventare parte integrante dello stile di vita di ogni donna. La nostra Associazione è ormai da anni in prima linea nell’attività capillare di informazione e sensibilizzazione nei confronti delle donne e del loro benessere sia attraverso i 18 Spazi Prevenzione, presenti sul territorio di Milano e provincia, sia con specifiche campagne, come la Campagna Nastro Rosa, che è appunto l’occasione per la quale oggi siamo qui. È un piacere constatare in questa sede come questa campagna continui ad essere un catalizzatore di iniziative, con partner “vecchi” e nuovi che, da mondi diversi, vogliono essere al nostro fianco in questa battaglia. Un’ulteriore testimonianza per noi dell’efficacia del nostro impegno. Ma l’appello che mi preme lanciare a tutte le donne è che oggi si può guarire a patto che la malattia venga diagnosticata nella sua fase iniziale».
Da parte sua l’assessore alle Politiche sociali e Servizi per la salute del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino ha ricordato: «Nella lotta contro il tumore al seno Milano ha due primati: è la città in cui le donne si ammalano di più (sono ben 1.300 ogni anno) ma, per fortuna, è anche quella in cui ci sono le migliori strutture mediche per la ricerca e la cura del tumore (più del 90% dei casi sopravvive a 3 anni dalla diagnosi). Su alcuni fattori scatenanti la malattia, come il fumo, la vita frenetica e stressante, la sedentarietà e una scorretta alimentazione ciascuno di noi può scegliere come agire per il proprio bene. Il Comune, in collaborazione con la Lega italiana per la lotta contro i tumori, intende sostenere, nei limiti delle sue possibilità e facoltà, ogni campagna e azione di prevenzione per sensibilizzare le cittadine milanesi, di ogni generazione e ceto sociale, su questo importante aspetto della loro salute. Ci auguriamo, come Amministrazione, di poter anche migliorare i ritmi della quotidianità dei nostri concittadini con delle politiche sociali che favoriscano una maggiore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per tutti, uomini e donne».
Nel segno del rosa sono tanti gli appuntamenti organizzati per celebrare la Campagna e ricordare che nella lotta ai tumori giocare d’anticipo è fondamentale. Si parte il 1° ottobre con una giornata di “shopping salutare e solidale” nella Via Montenapoleone vestita in rosa per l’occasione.
«Sabato 1° ottobre Via Montenapoleone si tinge di rosa», spiega Guglielmo Miani, presidente dell’Associazione della Via Montenapoleone. «L’Associazione ha voluto una giornata di shopping dedicata al tema della salute e della prevenzione. Le boutique aderenti all’iniziativa doneranno infatti il 10% delle vendite a sostegno della Campagna Nastro Rosa che da anni promuove una battaglia importante: la prevenzione del tumore al seno».
Rosa è anche la luce che illuminerà il 7 ottobre Palazzo Marino e l’Unità Mobile, situata in piazza della Scala, allestita per offrire alla popolazione femminile la possibilità di effettuare una visita gratuita al seno.
«La composizione del nostro ambiente interno», dichiara Anna Villarini, biologa-nutrizionista Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano, «può essere modificata dalla nostra alimentazione e dallo stile di vita che conduciamo. È possibile pensare che noi stessi possiamo fare molto per ridurre il rischio di ammalarci. Per quanto riguarda il tumore della mammella molti studi hanno dimostrato una stretta correlazione con l’alimentazione. Quindi, la prevenzione deve partire dalla tavola con un consumo limitato di alimenti ad alta densità calorica e ad alto indice glicemico, il consumo di carni rosse, di bevande zuccherate e di bevande alcoliche.In altre parole, imparare a mangiare bene. E per poter gestire la propria alimentazione in maniera adeguata è fondamentale imparare a far bene la spesa».
«Il tumore al seno ereditario costituisce meno del 10% di tutti i tumori mammari», afferma Siranoush Manoukian, responsabile del Servizio di Genetica Medica UO Medicina Predittiva Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori.«È però importanteidentificare le donne ad alto rischio genetico per offrire loro tutte le strategie preventive oggi disponibili. Considerando che la peculiarità della genetica, rispetto alle altre branche della medicina, sta nel fatto che per definizione considera tutta la famiglia e non il singolo individuo, ogni progresso nella ricerca deve essere inserito in una pratica clinica che non deve dimenticare che ogni donna predisposta porta con se stessa la storia della propria famiglia. Il lavoro del medico genetista consiste in fondo nel fare in modo che storie di queste donne non abbiano un futuro già scritto. In questo senso la ricerca ha compiuto grandi progressi, ma ancora molto rimane da fare».
Tutti gli appuntamenti del Mese Rosa della Prevenzione qui
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