Welfare
A Milano il Centro psicopedagogico Bracco va a scuola
In occasione del 90° anniversario il gruppo ha aperto un Cpp a Lambrate. Obiettivo fare rete con la scuola, i genitori e i servizi del territorio per prevenire e ridurre il disagio giovanile. Tra i primi interventi incontri sul bullismo. All'inaugurazione ufficiale del 28 febbraio è in programma anche una lectio magistralis di Alberto Pellai
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L’inaugurazione ufficiale è il 28 febbraio, ma l’attività al Centro Psicopedagogico Bracco a Lambrate ferve già da alcuni mesi. Un servizio gratuito a favore di bambini, insegnanti e famiglie che ha trovato casa all’interno dell’Istituto comprensivo A. Scarpa nel Municipio 3 di Milano.
La scelta della zona non è stata fatta a caso, come spiega Raffaella Lorenzut, responsabile Hr e Csr del Gruppo che proprio quest’anno celebra il novantesimo. «È un segno dell’attenzione sociale che da sempre abbiamo per il territorio in cui operiamo. Siamo ritornati a Lambrate, luogo d’origine di Bracco e abbiamo pensato a un’iniziativa che riaffermasse il rapporto stretto tra il Gruppo e comunità locale». Un’iniziativa che si inserisse nel filone di attività in favore delle nuove generazioni che vede già Bracco in prima linea con due centri psicopedagogici a Cesano Maderno (aperto a fine 2000) e a Ceriano Laghetto (avviato nel 2002), entrambe le cittadine ospitano uffici e laboratori Bracco. «Quello del disagio scolastico è un problema crescente e anche per questo ci impegniamo nella promozione del benessere psicologico del minore e della sua famiglia », osserva ancora Lorenzutt.
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«Si tratta di progetti nati come pilota che poi crescono» spiega Silvia Penati, coordinatrice dei centri psicopedagogici Bracco che racconta l’avvio delle attività di questo terzo centro e la scelta di avere sede all’interno della scuola anche nel segno della collaborazione pubblico-privato facendo convergere le risorse. «Abbiamo ristrutturato il locale all’interno della primaria Morante dell’Istituto comprensivo Scarpa e a gennaio abbiamo dato il via alle prime attività: un’iniziativa di prevenzione al bullismo, anche perché questa è stata una delle richieste sorte direttamente da genitori e insegnanti» continua Penati.
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Nell’iniziativa sono coinvolte sette classi di quinta elementare, 21 classi delle medie (gli studenti sono sia del comprensivo di via Maniago sia del comprensivo A. Scarpa). Il team sul bullismo è composto da uno psicologo e da una illustratrice con esperienze pedagogiche per i bambini delle primarie, mentre per i ragazzi più grandi è previsto anche l’intervento di un esperto del Commissariato di Lambrate per approfondire gli aspetti legali del cyberbullismo.
Tra le attività del Cpp vi sono interventi di consulenza per i genitori, attività clinico-diagnostica «soprattutto rivolta ai bambini più piccoli per analizzare i ritardi nel linguaggio, disturbi psicosomatici, ma anche disturbi alimentari: l’anoressia per esempio si manifesta anche tra gli scolari delle elementari» spiega Penati. «Andremo nelle classi per osservare il comportamento» continua sottolineando l’importanza del lavoro di rete che è stato messo in campo sia con gli insegnati sia con l’Uonpia (servizio di neuropsichiatria infantile) territoriale.
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L’intervento del Cpp prevede 500 ore di attività l’anno di cui 100 dedicate interamente al contrasto al bullismo. Nel team su Milano operano tre psicologhe e un artista.
In occasione della presentazione ufficiale martedì 28 febbraio (ore 16,30 all’auditorium Anita & Fulvio Bracco – via Caduti di Marcinelle 13 a Milano) è in programma una Lectio Magistralis di Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva che affronterà il tema “Cosa c’è nella mente di un bambino? L’educazione emotiva in famiglia e a scuola” (dettagli dell’evento in agenda online )
In apertura foto di Annie Spratt/Unspalsh
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