Cultura

A Matera l’ottava edizione del Festival Sabir

Dal 12 al 14 maggio è in programma l’evento diffuso - promosso da Arci con Caritas Italiana, Acli e Cgil – che è un’occasione per affrontare le tematiche della solidarietà e dei diritti umani, uno spazio di riflessione sulle culture mediterranee. Incontri, proiezioni e mostre permanenti con dialoghi e testimonianze che potranno essere seguiti anche in streaming

di Redazione

Approda a Matera l’ottava edizione del Festival Sabir, evento diffuso e spazio di riflessione sulle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa. Dal 12 al 14 maggio.
Il Festival, promosso da Arci insieme a Caritas Italiana, Acli e Cgil, con la collaborazione di Asgi e Carta di Roma, con il patrocinio di Rai Per il Sociale e la media partnership di Rai Radio 3 e dell’agenzia di stampa Dire, e con il patrocinio della Regione Basilicata e del Comune di Matera, sarà anche quest’anno un’occasione per affrontare le tematiche della solidarietà e dei diritti umani, per riflettere su alternative possibili e pratiche innovative offrendosi come spazio di riflessione, dialogo e testimonianza.

Associazioni, istituzioni pubbliche, reti e movimenti internazionali torneranno ad incontrarsi a Sabir per programmare le iniziative e le campagne da promuovere unitariamente, per determinare un’alternativa alla politica dei muri e alla cultura di morte, per impedire al Mediterraneo di diventare sempre più un cimitero a cielo aperto, una barriera contro la quale si infrangono i sogni e le speranze di centinaia di migliaia di persone.
Il Festival si presenta con la stessa formula che negli anni ha portato grande coinvolgimento e ha regalato momenti di scambio, di socialità internazionale e di approfondimento sulle tematiche che ruotano intorno all’idea del Mediterraneo come spazio di pace, di condivisione, sviluppo sostenibile, di diritti e giustizia sociale: incontri internazionali e formazioni che si alterneranno ad attività culturali, eventi musicali, teatrali, presentazione di libri e proiezioni cinematografiche.

La presenza di rappresentanti della società civile delle due rive del Mediterraneo e di reti internazionali arricchirà con diversi punti di vista il confronto e farà emergere proposte unitarie. Particolare attenzione sarà dedicata alle crisi recenti in Ucraina e Afghanistan e a come l’Ue, la comunità internazionale, il nostro Paese hanno reagito alla fuga delle persone nelle diverse situazioni di conflitto e di crisi.
Sabir – si sottolinea nella nota stampa di lancio – è uno spazio della società civile non equidistante, ma schierata dalla parte delle vittime e contro tutti gli oppressori, uno spazio per ribadire, anche nell’affrontare i temi che la guerra in Ucraina e le altre crisi del nostro pianeta pongono, la centralità delle persone e dei loro diritti, a prescindere dalla nazionalità.

Anche l’edizione di quest’anno del Festival Sabir ci riporterà in presenza, nel rispetto delle normative anti-Covid, ma assicurerà anche la partecipazione online, per non penalizzare chi non potrà essere fisicamente presente, con la trasmissione dei principali eventi del Festival in streaming.

Immagini da festivalsabir.it.

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