Economia

A marzo al via Costruire Futuro – Bergamo Impact

Nasce dalla collaborazione tra Comune di Bergamo e Intesa Sanpaolo un’azione che agevola l’accesso al credito dei cittadini per lo studio, il lavoro e il bisogno di cura. Un “laboratorio” per studiare nuovi bisogni. Le informazioni attraverso i servizi comunali e gli sportelli della banca specializzati nel credito impact

di Redazione

La crisi da Covid-19 sta determinando effetti severi sul tessuto socioeconomico bergamasco. I servizi sociali del Comune di Bergamo si sono trovati dinanzi un’utenza diversa e più variegata rispetto al solito, con fasce di popolazione che per reddito e condizione socioeconomica erano prima lontane dai radar dei servizi: circa un quarto dei nuovi bisogni emersi a causa dell’emergenza sanitaria sono riconducibili a esigenze reddito-correlate, ovvero sicurezza lavorativa e contenimento della marginalità socioeconomica, due aspetti che richiedono una maggiore integrazione e una razionalizzazione degli interventi a favore di persone tradizionalmente sconosciute ai servizi.
Il Comune di Bergamo apre così lo spazio di azione dei servizi sociali a forme di intervento di enti bancari che offrono forme di finanza d’impatto per agevolare l’accesso al credito da parte dei cittadini. Il primo istituto bancario a proporre le proprie iniziative nell’ambito di questo progetto, pensato soprattutto per migliorare la coesione sociale e l’inclusione finanziaria, è Intesa Sanpaolo, banca che ha già realizzato nel recente passato importanti iniziative con l’amministrazione di Bergamo.
Gli uffici del Comune informeranno i cittadini circa le opportunità esistenti sul mercato, così da fare fronte alle esigenze dei cittadini soprattutto quando non ci sono i presupposti per la presa in carico all’interno della capillare offerta delle Politiche Sociali dell’amministrazione.

Per evitare o contenere l’eventualità di un pesante aggravio del numero di soggetti a rischio povertà, rappresentanti in prevalenza da working poors, lavoratori precari, famiglie monoreddito, famiglie fragili con minori a carico in condizione di disagio socioeconomico, famiglie numerose, giovani e Neet, disoccupati il Comune di Bergamo ha messo in campo una molteplicità di interventi specifici.
Bergamo spende annualmente più di 14 milioni di euro per far fronte alle esigenze dei propri concittadini più fragili: la prima area per dimensioni risulta sempre essere quella dei “Minori e famiglia” seguita dalla “Non autosufficienza Anziani e disabilità” al cui interno troviamo i “Servizi di assistenza domiciliare e territoriale”.

Una parte della cittadinanza non viene intercettata dalle misure attualmente messe a disposizione dall’Amministrazione, ma potrebbe comunque avere beneficio da agevolazioni circa l’accesso al credito, per quel che riguarda lo studio e la formazione, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la cura dei propri cari o l’accesso alla pensione. Per questo motivo il Comune di Bergamo e Intesa Sanpaolo varano il programma “Costruire futuro – Bergamo impact”, un’alleanza nuova che offre ai cittadini soluzioni di credito convenienti e dedicate, ad esempio a beneficio delle madri che lavorano. Intesa Sanpaolo mamma@work è il finanziamento che consente alle donne con figli sino a 3 anni – imprenditrici o lavoratrici autonome o subordinate – di avere un sostegno economico stabile per conciliare vita familiare e vita professionale nei primi anni del bambino. Una soluzione che può contrastare la rinuncia al lavoro o alla maternità. In Italia nel 2020 sono state 30mila (+58% tra il 2016 e il 2020) le madri che si sono arrese all’impossibilità di conciliare l'attività lavorativa con le esigenze di cura (Ispettorato del lavoro); e al calcolo si aggiungono le molte lavoratrici che rinunciano alla maternità.

Con questo strumento finanziario un’integrazione importante, da 300 a 500 euro al mese, viene messa a disposizione gradualmente e per un importo massimo di 30mila euro, in modo tale da accompagnare la mamma fino all’inizio della scuola elementare, momento in cui le spese da affrontare per il bambino si riducono. Si avvia il rimborso delle somme utilizzate solo al termine delle erogazioni, con durata che può arrivare sino a un massimo di 20 anni.

Oltre a mamma@work, le soluzioni “adottate” dal Comune di Bergamo affrontano i bisogni di educazione dei figli in età scolare, di formazione universitaria, di accesso alla pensione e di assistenza ai non autosufficienti. Tutte sono accomunate dalla logica impact: nessuna garanzia reale, tassi contenuti, lungo periodo di restituzione.

«Il Comune di Bergamo ha deciso di promuovere il progetto di Intesa Sanpaolo, prodotti diversi che consentono ai nostri concittadini di ricevere credito senza dover fornire alcuna garanzia dalla banca», spiega il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. «Un’iniziativa che abbiamo ritenuto molto interessante e che è ovviamente aperta anche a tutti i soggetti in grado di accrescerne l’efficacia, incluse altre banche che siano dotate di strumenti analoghi: in questo modo il Comune cerca di indicare strumenti per rispondere alle plurime esigenze dei cittadini, nel tentativo di prevenire possibili situazioni di futura fragilità, ma anche per migliorare l’accesso al credito in una fase così delicata dell’economia del Paese».
«In un contesto di difficoltà economica e sociale come quello ancora in corso, le azioni dedicate alla cura, alla relazione, alla formazione sono certamente le leve che consentono ad una persona di sentirsi cittadino parte di una comunità accogliente. In quest’ottica, il ruolo di un’Amministrazione non può essere più solo quello tradizionalmente legato al tema dell’assistenza, che pure resta ben presente, ma deve evolvere diventando il perno di sistema di welfare in cui possano svilupparsi nuove positive forme di cooperazione tra il sistema istituzionale e tutti quegli attori presenti nel tessuto socio economico in grado di condividere l’obiettivo di offrire risposte nuove ai nuovi bisogni», commenta Marcella Messina, assessora alle Politiche sociali. «Tra questi, prima di tutto, il miglioramento dei livelli di occupazione e di cittadinanza attiva, la coesione e la protezione sociale, il pieno sviluppo della persona, la partecipazione e la formazione. L’azione intrapresa oggi dal Comune di Bergamo con Intesa Sanpaolo, e con altri istituti bancari in futuro, va nella direzione di portare all’attenzione dei cittadini alcune possibilità che assolvono a quell’idea di welfare più ampio rivolto non solo alle situazioni più critiche storicamente al centro dell’azione dei Servizi sociali, ma a tutti coloro che sono portatori di un bisogno specifico e spesso contingente».

Marco Morganti, Responsabile Direzione Impact di Intesa Sanpaolo, ha commentato: «Negli ultimi due anni abbiamo costruito una serie di soluzioni totalmente innovative sul piano della sostenibilità e dell’inclusione finanziaria e le mettiamo a disposizione del Paese per aiutare persone e famiglie ad affrontare i bisogni sociali emergenti: conciliazione vita-lavoro, parità di genere, studio dei figli, salute e lavoro. Per merito dell’amministrazione di Bergamo possiamo oggi per la prima volta portarle a casa di tutti dei bergamaschi. Costruire Futuro – Bergamo Impact diventa un esempio aperto e trasparente di collaborazione pubblico-privato che unisce le forze per garantire meglio i diritti delle persone».

Nel mese di marzo le filiali della banca specializzate nel credito d’impatto saranno a disposizione dei cittadini per fornire informazioni e accesso. Gli sportelli dei servizi sociali del Comune e degli enti nonprofit convenzionati avranno materiale informativo e i cittadini verranno coinvolti in incontri, anche digitali, per dare massima efficacia all’accordo.

In apertura foto da Pixabay

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.