Famiglia

A Lamezia si intrecciano trame di educazione alla legalità

Crescere, conoscere, giocare e partecipare sono i diritti dei bambini spiegati ai bambini all'interno di un percorso di educazione alla legalità sviluppato dalla "Fondazione Trame" negli spazi di "Civico Trame", a Lamezia Terme. Un luogo salvato dal degrado, nel quale per una settimana si parlerà di diritti dell'infanzia e dell'adolescenza attraverso laboratori, letture e momenti che prevedono anche la partecipazione dei genitori

di Gilda Sciortino

Uno spazio collettivo e aperto in cui esercitare ed educare a una cittadinanza attiva e responsabile coinvolgendo idee ed esperienze in un processo di cambiamento positivo. È “Civico Trame”, luogo nato dall’esperienza dell’associazione "Antiracket Lamezia Onlus" e di Trame, nel quale dal 2011 a Lamezia Terne si svolge Trame Festival, primo evento culturale dedicato ai libri sulle mafie ormai affermato a livello nazionale e internazionale come importante appuntamento di discussione, analisi e confronto sui temi della legalità e del diritto, in una terra complessa come la Calabria.

Un piccolo seme cresciuto nel tempo, che oggi genera anche altro. S’intitola, infatti, “Da Grande. Le giornate dei Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza” l’iniziativa promossa dalla Fondazione Trame con il sostegno del Comune di Lamezia Terme e la collaborazione del Sistema Bibliotecario Lametino, della Compagnia TeatroP e di Mammut Teatro, che sino al 28 dicembre alternerà performance e spettacoli di teatro per bambini e famiglie incentrati sui temi della legalità, laboratori di cittadinanza per le scuole, di lettura ad alta voce e proiezioni di cortometraggi animati per giovanissimi. Appuntamenti sempre diversi tra di loro pensati per andare alla scoperta dei diritti delle bambine e dei bambini: l’accoglienza, il gioco, l’istruzione, la crescita, l’uguaglianza, passando in rassegna valori come la legalità, la democrazia, la condivisione, il senso di appartenenza alla comunità, l’affermazione di sé.

Lo scopo è quello di sviluppare il pensiero critico per ridurre il divario culturale, educativo e relazionale dei minori e rafforzare l’impegno e la partecipazione, per costruire una società sostenibile e inclusiva composta da cittadini consapevoli e mirare, così, a un futuro dove non vi siano più discriminazioni e disuguaglianze.

«Tutto ha inizio con il Festival che il prossimo anno celebrerà la sua 12 edizione – spiega Antonio Iovene, presidente della Fondazione Trame -. e siamo felici di quel che abbiamo costruito in questi anni. A giugno di ogni anno arrivano a Lamezia Terme autori e non solo da tutta Italia per costruire insieme percorsi di legalità a partire dalle pagine dei loro libri. Un’iniziativa che punta l'attenzione su questa realtà cittadina, dalla quale arrivata una domanda molto precisa: “cosa rimane una volta spenti i riflettori?”. Abbiamo, quindi, voluto rispondere a questa esigenza, pensando a una serie di attività ed eventi dedicati a famiglie con bambini e classi scolastiche, al fine di promuovere la consapevolezza sui diritti dei più piccoli coinvolgendo i diretti interessati».


Un’iniziativa che si pone in continuità con le celebrazioni della Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre che ricorda l’adozione, avvenuta ben 31 anni fa, della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991, che per la prima volta ha riconosciuto i bambini come aventi diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici.

Ecco, dunque, una settimana di iniziative gratuite che si volge nei locali del centro culturale “Civico Trame” di via degli Oleandri. Uno spazio importante per la città.

«Il Comune dieci anni fa ci affidò questo luogo abbandonato. Doveva diventare un centro per anziani – racconta il presidente della Fondazione Trame -, ma non entrò mai in funzione perché fu vandalizzato. Lo abbiamo trasformato in punto di aggregazione regionale perché si trova in una zona delle città facilmente raggiungibile da tutta la Calabria. È un luogo frequentato dalle famiglie a cui ci rivolgiamo attraverso le nostre attività. I più giovani in età scolare, poi, sono il nostro target principale e dedicare loro una settimana come quella in programma sviluppa quel percorso di educazione alla legalità che, anche attraverso il progetto “Trame scuola”, ci consente di dialogare con le nuove generazioni».

Ricco il programma di questa settimana. Si parte oggi, martedì 13 dicembre, con la Rassegna di cortometraggi animati per giovanissimi sul "diritto all’accoglienza e all’uguaglianza dei bambini", rivolta a un pubblico che va dai 7 anni in su.

Alle 9.30 di venerdì 16 si parlerà deI diritti universali dei bambini” attraverso un laboratorio di cittadinanza per bambini e ragazzi delle scuole.

Alle 17 di giovedì 15 e giovedì 22 dicembre, spazio alle letture ad alta voce su Il diritto a conoscere dei bambini”, momento organizzato in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Lametino e la Compagnia TeatroP. Si chiude alle 17 di mercoledì 28 dicembre con lo spettacolo “Storie Pop-Up” di e con Piero Cartastorie, grazie al quale si affronterà il tema “Il diritto di esprimere la propria opinione dei bambini”.

«Lavorare con i bambini non è semplice ma dà sempre grandi soddisfazioni – conclude Iovene – . Vedere, poi, partecipare tutta la famiglia è per noi un successo. Pensiamo che con questi stimoli si possano aiutare i piccoli cittadini a crescere, conoscere il mondo dei diritti e sviluppare il loro senso di appartenenza a una comunità, sostenendo insieme il valore della diversità».

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