Ucraina

A Kiev e Leopoli due giorni per la pace

Sabato 14 e domenica 15 la due giorni del Movimento Europeo di Azione Nonviolenta a Kiev e Leopoli con colleganti dall'Italia e da Israele. Una giornata di preghiera interreligiosa e di digiuno e una giornata per chiedere all'Europa l'istituzione dei Corpi Civili di Pace. Ecco come seguire l'iniziativa

di Riccardo Bonacina

Anche da Israele, sabato 14 alle 17 si collegheranno con piazza Santa Sophia a Kiev e con Leopoli e tante città italiane in una Giornata in cui il Mean, Movimento Europeo di AzioneNonviolenta, propone una Preghiera universale per la Fraternità e la PaceÈ un modo per ritrovarsi tutti riuniti, nonostante tutto, e incontraci nella preghiera corale e interreligiosa, per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione e il dolore e lo sgomento per quanto sta accadendo in Ucraina e Israele. L’odio, che purtroppo già sperimentiamo da troppo tempo, aumenterà ancora di più, e la spirale di violenza che ne consegue e creerà altra distruzione se non ci riconosceremo fratelli e figli di un unico Padre. Essere parte dell’inferno o far crescere ciò che inferno non è. Non c’è altra alternativa. Per questo io sarò lì a pregare in Ucraina.

Interverrà dall’Italia in collegamento Monsignor Francesco Savino vice presidente della Cei e vescovo di Cassano all’Ionio.

Mentre nella Chiesa del Seminario Greco cattolico di Leopoli si canteranno i vespri in piazza Santa Sophia a Kiev si alterneranno i canti con letture per la pace, come la preghiera di Papa Francesco: “Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica! Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite… Ma i nostri sforzi sono stati vani. Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace. Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace”.

Nella delegazione Mean, una settantina i partecipanti (tra loro attivisti dell’Azione Cattolica italiana, del Masci, del Movi e altre organizzazioni), anche un gruppo di frati minori che hanno ricevuto dal Ministro Provinciale della Toscana fr. Livio, alla presenza dei Ministri provinciali d’Italia e Albania la croce, con una reliquia dal monte della Verna che sarà consegnata ai frati ucraini sabato 14 a Kiev. La croce, spiegano i frati, è un segno di vicinanza alle sofferenze del popolo ucraino e di speranza affinché la violenza e l’odio possano lasciare il posto al dialogo e alla nonviolenza.

In collegamento da un kibbuz della Galilea anche Angelica Edna Calo Livne della Fondazione Beresheet LaShalom per educare al dialogo che scrive al Mean: “Dai villaggi e dai kibbuz di Galilea In Israele esprimiamo vicinanza alla Società Civile Ucraina, nei due giorni di riflessione e preghiera, a Kiev e Leopoli. Le nostre preghiere formulate da ebrei, cristiani, drusi islamici saranno pronunciate in tante lingue con gesti diversi di ciascuna devozione. È inconcepibile che nella nostra era, nella nostra generazione non si riesca ad arginare l’odio, l’intolleranza, la violenza e la tragedia delle vittime colpite dalla guerra. Siamo cresciuti con le testimonianze dei nostri genitori e dei nostri nonni perseguitati e sfuggiti alle barbarie delle grandi guerre. Perché il nostro senso di accoglienza, di rispetto per l’altro, di ringraziamento per il dono della vita non dilaga e ammanta il mondo tutto? Come possiamo inibire la brama di potere, di prestigio e di dominio sull’altro? C’è solo una risposta: Educazione con perseveranza e assertività. Perché SOLO IN PACE VINCONO TUTTI!”.


Il giorno 15, la mattina, sarà la volta di una Conferenza internazionale dal titolo “Il futuro dell’Europa passa da Kiev”. La conferenza sui Corpi Civili di Pace Europei che si tiene in presenza a KIev/Kyiv con collegamento da remoto con Leopoli /Lviv. Si tratta di una sessione operativa, con interventi di persone che a diverso titolo negli anni hanno concretamente operato in particolare nell’Est Europa per costruire la pace in situazioni drammatiche di conflitto e di escalation. È una conferenza in cui tutti i relatori sono consapevoli che la costruzione della pace non è una questione di referendum d’opinione, ma di presenze e competenze umane e civili, di istituzioni governative e non governative implicate in termini pro-attivi e di tempestiva disponibilità di tutti i finanziamenti necessari al coinvolgimento degli abitanti di territori dominati dalla violenza, dalla sfiducia e dalla paura, in progetti credibili di costruzione di futuri desiderabili di convivenza pacifica. Spiega Marianella Sclavi: “Ci incontriamo a Kiev e Leopoli per ascoltare l’esperienza di chi in questi ultimi 25 anni ha autorevolmente e costantemente lavorato nelle zone di conflitto per impedire le escalation e ricostruire le condizioni di una convivenza pacifica. Persone che, a partire dalla loro esperienza sul campo, hanno a lungo riflettuto su cosa sarebbe necessario. in termini istituzionali, finanziari e di capacitazione e quali caratteristiche dovrebbero avere dei veri ed efficaci Corpi Civili di Pace Europei. Parleranno i massimi dirigenti dell’ OSCE, del Servizio Civile di Pace creato in Germania già nel 1996, all’indomani della proposta di Alex Langer, le responsabili di ONG che si occupano di giustizia riparativa e di educazione alla nonviolenza in decine di città e villaggi dell’Ucraina. Ascolteremo l’esperienza di chi si è occupato di lotta alla corruzione, alla criminalità organizzata e transnazionale, con particolare attenzione all’Europa centro-orientale. Vi saranno parlamentari europei, ucraini e italiani, sindaci e amministratori, il Nunzio apostolico in Ucraina, noi delegazione di MEAN”.   

È possibile seguire la due giorni attraverso le dirette social. Qui;

𝗣𝗿𝗲𝗴𝗵𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗿𝗲𝗹𝗶𝗴𝗶𝗼𝘀𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗰𝗲 𝗶𝗻 𝗨𝗰𝗿𝗮𝗶𝗻𝗮 – 𝟭𝟰 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲, 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟲.𝟬𝟬 (𝗼𝗿𝗮 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗮):

”𝗜𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗘𝘂𝗿𝗼𝗽𝗮 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗞𝗶𝗲𝘃”, 𝗖𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗘𝘂𝗿𝗼𝗽𝗲𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗜𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗖𝗼𝗿𝗽𝗶 𝗖𝗶𝘃𝗶𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗣𝗮𝗰𝗲 𝗘𝘂𝗿𝗼𝗽𝗲𝗶 – 𝟭𝟱 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲, 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟬𝟵.𝟬𝟬 (𝗼𝗿𝗮 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗮):

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.