Tappa in Friuli-Venezia Giulia

A Gorizia scenari di futuro tra interconnessione e sostenibilità

Il giro d’Italia della Csr, l’evento itinerante del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, il 24 marzo fa tappa a Gorizia, capitale europea della Cultura 2025 con Nova Gorica. Al centro dell'appuntamento “Il futuro oltre la frontiera”. Rossella Sobrero, del gruppo promotore del Salone: «Dobbiamo prendere esempio dagli ecosistemi naturali, che non percepiscono le frontiere come separazione fisica. Nelle persone e nelle comunità deve crescere la consapevolezza che siano tutti coinvolti e interconnessi: un messaggio quanto mai attuale che il Salone della Csr propone da anni»

Csr

Il giro d’Italia della Csr, l’evento itinerante de Il salone della Csr e dell’innovazione sociale, ha scelto Gorizia, capitale europea della cultura 2025 con Nova Gorica, come seconda tappa dell’edizione 2025.

L’appuntamento è in programma all’università di Udine il 24 marzo alle 10 all’Auditorium Fogar, in Corso Verdi 4. Il titolo della tappa è “Il futuro oltre la frontiera”: oggi più che mai Gorizia e Nova Gorica, divise da un confine, ma unite nel ruolo di capofila europeo in ambito culturale, si trovano a ripensare il proprio futuro nell’ottica della condivisione, dell’inclusione e della sostenibilità.

«La sostenibilità non può avere confini», spiega Rossella Sobrero, del gruppo promotore del Salone, «dobbiamo prendere esempio dagli ecosistemi naturali, che non percepiscono le frontiere come separazione fisica. Nelle persone e
nelle comunità deve crescere la consapevolezza che siano tutti coinvolti e interconnessi: un messaggio quanto mai attuale che il salone della Csr propone da anni».

Il castello di Gorizia

Sostenibilità, innovazione e collaborazione

Ad aprire i lavori della tappa saranno, insieme a Rossella Sobrero, Francesco Pitassio, delegato per la sede di Gorizia dell’Università di Udine, Patrizia Artico, assessora a Go! 2025 del comune di Gorizia e Valeria Broggian, presidente di Animaimpresa, network votato all’innovazione e alla sostenibilità e partner della tappa di Gorizia.

Proprio Broggian mette in evidenza: «La tappa di quest’anno è espressione tangibile del valore della collaborazione tra paesi, organizzazioni e persone. È un piacere essere partner di questa occasione d’incontro che mette in luce eccellenze locali, sottolineando quanto la dimensione transfrontaliera possa essere volano d’innovazione».

L’agenda della tappa di Gorizia

Il programma della tappa di Gorizia, consultabile online sul sito del Salone dove è anche possibile iscriversi per partecipare, proseguirà poi con due momenti dedicati alla riflessione e all’ispirazione con Andrea Bellavite, direttore
della Basilica di Aquileia, e Franco Spanò, presidente dell’associazione Prologo, prima di entrare nel vivo della presentazione di esperienze e nuovi progetti dal territorio.

Integrazione transfrontaliera compiuta

Con l’appuntamento del 24 marzo, il Salone punta a far emergere le sinergie di intenti nate sulla scia dell’entusiasmo per Go!2025 e destinate a cambiare il futuro di questi territori.

«Questa seconda tappa del giro d’Italia della Csr a Gorizia fortemente voluta dall’Università di Udine e dal comune di Gorizia, ha il sapore del futuro. Verrà infatti presentato un panel straordinario di casi con il compito di raccontare la visione del territorio goriziano oltre la frontiera, ovvero un futuro sostenibile di integrazione transfrontaliera compiuta, un futuro di valore», dice Renata Kodilja, docente dell’università di Udine, che coordinerà i lavori insieme a Gloria Catto, titolare di Ufficine Sb.

Musica ed eccellenze gastronomiche

Il primo progetto a essere raccontato sarà #Go2025fenice, finanziato dal ProgrammaiInterreg Italia-Slovenia (Fondo per piccoli progetti Go!2025) e promosso dal comune di Venezia e dall’Associazione delle scuole di
musica del litorale sloveno – Zpgš
con il patrocinio del comune di Gorizia e del comune di Nova Gorica.

Il progetto, presentato da Vittorio Baroni, project manager di Go2025Fenice e da Roberto Giuffè, chef della pasticceria Milady, è rivolto alle nuove generazioni: centinaia di bambini delle scuole primarie veneziane, goriziane e slovene sono stati coinvolti nella produzione e diffusione di contenuti digitali culturali bilingue.

Assieme al teatro La Fenice e alle scuole di musica slovene è stato attuato un innovativo programma di attività tra cui la produzione di un dolce bio a forma di nota musicale, realizzato da chef pasticceri veneziani e sloveni con ingredienti locali di alta qualità. Il dolce sarà presentato il 23 maggio 2025 al Teatro Verdi di Gorizia, in occasione del grande concerto europeo legato al progetto Go2025fenice, che vedrà l’orchestra del teatro la Fenice di Venezia esibirsi insieme ai bambini delle scuole veneziane e slovene.

Pedalando verso il futuro

Dalla valorizzazione delle eccellenze musicali e gastronomiche si passa a quella del patrimonio naturalistico, pedalando verso il futuro grazie alle ciclovie transfrontaliere della cultura. Il progetto Isonzo-Soča di Gect go, presentato al giro d’Italia della Csr da Tomaž Konrad, vicedirettore di Gect go e da Marko Marinčič, socio Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – Fiab, prevede la realizzazione di una rete ciclabile e pedonale fra i comuni di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba, a partire dalla passerella sull’Isonzo presso il centro di kajak a Salcano fino all’ex valico di Via San Gabriele.

Nel tratto dell’area verde lungo la Kolodvorska pot, la pista ciclopedonale è costruita in granulato compresso con dettagli fluorescenti, accompagnati da lampade artistiche per l’illuminazione del paesaggio e delle pietre di confine.

Interconnessioni energetiche

Il terzo progetto presentato all’interno del panel ha come oggetto le interconnessioni energetiche transfrontaliere tra Slovenia e Italia. Un nuovo cavo interrato unirà le città italiane di Zaule e Redipuglia con quelle slovene di Dekani e Vrtojba, con l’obiettivo di migliorare la qualità, la sicurezza e l’affidabilità dei sistemi di elettricità interconnessi e di integrare le energie rinnovabili, così da poter garantire accesso all’energia a minor costo e proveniente da produzioni più efficienti.

A parlarne sarà Livio Filippo Colasanto, ad di Adria link, società italiana con sede a Gorizia impegnata in partnership con due società slovene.

I misteri di Gorizia

Il castello. Dal sottosuolo arriva anche l’ultima storia raccontata a Gorizia, che riguarda il lato più nascosto e misterioso della città, custodito da una fitta rete di cunicoli, camminamenti, rifugi antiaerei e cripte riportati alla luce dal gruppo
speleologico Seppenhofer, che dal 1993 è al lavoro per ottenere la completa ricostruzione del percorso dell’antica “grappa”, un lungo canale nato come opera di difesa alla base del colle del Castello nel periodo compreso tra il 1300 e il 1500.

Il suo percorso parte da via Rastello e si snoda fino a via Rabatta, inglobando edifici religiosi che da sempre intrecciano la propria storia con la crescita dell’agglomerato urbano e rifugi antiaerei dalla classica forma a ferro di
cavallo costruiti nel periodo bellico. La storia di questi canali, cunicoli e camminamenti si mescola con la leggenda: a raccontarla sarà Paolo Visintin, ricercatore del Centro ricerche carsiche Carlo Seppenhofer, che insieme a Giovanni Macchini ha dedicato mesi a una meticolosa ricerca archivistica esplorando documenti storici e mappe antiche.

I segreti del sottosuolo di Gorizia chiuderanno la seconda tappa del giro d’Italia della Csr: il prossimo appuntamento è a Napoli il 3 aprile 2025. Seguiranno Roma, il 14 aprile 2025, e Torino il 12 maggio 2025.

In apertura e nel testo foto dell’ufficio stampa di Il salone della Csr e dell’innovazione sociale

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