Salute
A Giancarlo Comi il Charcot Award per la ricerca sulla Sm
Il professor Comi è il primo italiano a essere insignito di questo riconoscimento dalla Multiple Sclerosis International Federation, la Federazione internazionale Sclerosi multipla. Comi è membro del comitato scientifico di Aism e nel Cda di Fism
di Redazione
Per il suo eccezionale contributo allo sviluppo delle conoscenze sulla fisiopatologia e il trattamento della Sclerosi multipla il professore Giancarlo Comi è stato insignito dello Charcot Award 2015 dalla Multiple Sclerosis International Federation (Msif)
Il professore Comi, primo italiano a esserne insignito, è uno dei maggiori esperti internazionali di Sm, nonché pioniere nello sviluppo di terapie che modificano il decorso della malattia. Attualmente è professore ordinario di Neurologia, dell’Università Vita-Salute San Raffaele e Direttore dell’Istituto di Neurologia Sperimentale (Inspe) dell’Irccs Ospedale San Raffaele, una delle 18 strutture di eccellenza del Gruppo Ospedaliero San Donato.
«Giancarlo Comi è un vero e proprio pioniere nel trattamento della Sm. È stato profondamente coinvolto nello sviluppo di trial clinici e da molti decenni contribuisce in modo fondamentale nel campo terapeutico», ha detto il professor Alan Thompson, presidente del Comitato Medico e Scientifico internazionale (Imsb) della(Msif)
Da parte sua il professor Giancarlo Comi si è detto «emozionato e onorato di ricevere questo premio prestigioso. Penso sia il giusto riconoscimento del lavoro di squadra del Centro Sm dell’Ospedale San Raffaele, che quest’anno compie 30 anni».
Il professor Comi ha svolto un ruolo fondamentale nella ricerca di terapie per la sclerosi multipla, partecipando allo sviluppo della maggior parte dei trattamenti attualmente in uso e promuovendo il trattamento precoce come strategia fondamentale nella lotta contro la malattia. Importante anche il suo contributo nel sottolineare le potenzialità neuroprotettive delle terapie cellulari e della neuromodulazione per potenziare i processi di recupero. Il professor Comi ha anche contribuito a tracciare il ruolo di strategie terapeutiche eroiche, come il trapianto autologo, promuovendone le linee guida.
Di rilievo anche le ricerche condotte sul ruolo delle tecniche tradizionali e avanzate di risonanza magnetica nel definire lo stato di attività della malattia, nel caratterizzare la fase progressiva e nel monitorare l’efficacia degli interventi terapeutici. Importanti anche i contributi nello studio di alcune complicanze della malattia, come la fatica, i disturbi cognitivi e il dolore.
Attualmente ricopre la carica di presidente della European Charcot Foundation (Ecf), è membro del CdA della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (Fism) e del Comitato Scientifico dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism). Fa parte, inoltre, del consiglio esecutivo di varie associazioni scientifiche e del board editoriale di alcune riviste tra cui Multiple Sclerosis Journal. ed è Associate Editor di Neurological Sciences.
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