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A fuoco il cuore verde di Napoli, botti indiziati

La denuncia del Wwf che vede minacciata l'Oasi degli Astroni, il cui personale è tutto mobilitato a coadiuvare il vigili del fuoco nello spegnimento e a difendere la splendida riserva, già bruciata nel 2017. Il presidente Di Tizio: "A fianco della magistratura per individuare i responsabili"

di Barbara Marini

Brucia il cuore verde di Napoli, brucia l'Oasi Cratere degli Astroni. Proprio così: è divampato nella serata di ieri, 1 agosto, in prossimità dell’Oasi Wwf. Complici le condizioni meteo e la siccità, le fiamme si sono rapidamente sviluppate sino al cuore della riserva.

"Il personale dell’Oasi", ha avvertito poco fa una nota del Wwf Italia, "è a lavoro sin dal primo momento, unitamente alle squadre antincendio della Regione Campania che, grazie all’ausilio di mezzi aerei, stanno lavorando da ore per domare le fiamme che hanno già distrutto oltre 40 ettari all’interno e all’esterno dell’area protetta"

Secondo il Wwf, "segnalazioni, ancora non confermate, indicano quale causa del rogo l’esplosione di alcuni fuochi artificiali avvenuta in un’area poco distante dal confine dell’Oasi. Fuochi artificiali, lanterne volanti e barbecue, al di là degli accertamenti in corso su questo evento in particolare, sono pratiche assolutamente da evitare almeno nelle vicinanze di aree verdi e boscate, in particolare in questo periodo contraddistinto da siccità".

In merito a questo ennesimo fatto che mette a rischio il patrimonio boschivo italiano, si registra la presa di posizione di Luciano Di Tizio, presidente del Wwf Italia: “Un episodio gravissimo", dice Di Tizio, "che ci riporta con la mente alla terribile estate 2017, quando larga parte dell’Oasi è stata ridotta in cenere. Ringrazio il personale dell’Oasi e le squadre antincendio che stanno operando con coraggio e dedizione per salvare un patrimonio inestimabile. Questo evento così drammatico non ci scoraggia ma ci induce a continuare ad operare con maggiore impegno per diffondere la cultura della responsabilità e del rispetto per l’ambiente di cui noi siamo parte integrante. Il Wwf", conclude il presidente, "come sempre, sarà a fianco delle autorità inquirenti offrendo il massimo supporto per l’individuazione dei responsabili”.

Nella foto di Angelo Concilio per il Wwf, in apertura, gli incendi sul Monte Stella, lo scorso anno.

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