Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Europee 2024

A Forza Italia piace l’Europa che Salvini disprezza

Alla vigilia dell’8 e 9 giugno mettiamo sotto la lente i programmi elettorali dei principali partiti e alleanze in vista del voto. Ognuno riletto intorno a cinque parole chiave. Dopo la Lega di Salvini e il Partito Democratico, analizziamo la piattaforma di Forza Italia

di Stefano Arduini

Si intitola “Noi al centro dell’Europa” il programma di Forza Italia in vista delle prossime elezioni dell’8 e 9 giugno. Un titolo che dice già molto e soprattutto segna una distanza siderale dal “Più Italia, meno Europa” della Lega di Salvini: alleati di governo a Roma, avversari a Bruxelles. D’accordo il sistema elettorale proporzionale, che spinge a marcare le differenze piuttosto che le assonanze, ma a leggere le due piattaforme programmatiche emergono due mondi all’opposto. Proviamo dunque a sunteggiare in cinque parole i punti chiave del documento del partito fondato da Berlusconi. Proprio una frase del fondatore segna l’incipit del programma: “Forza Italia è il partito del mondo senza frontiere”. Salvini e Meloni lo sapevano? 

  1. Casa Europa. Per Forza Italia l’Europa è prima di tutto un valore. Si legge nel programma: “L’Europa è la nostra casa. Abbiamo costruito un’Europa con al centro la libertà, la sicurezza e la dignità delle persone. Abbiamo unito le nostre identità nazionali. Nel  Ppe con la nostra storia, le nostre radici giudaico-cristiane e liberali, la nostra cultura abbiamo reso possibile la pace e la prosperità per la maggior parte degli Europei. Abbiamo il miglior sistema di protezione sociale. Siamo il secondo blocco economico al mondo e l’unica grande unione di Stati ad avere abolito la pena di morte. Per questo non vogliamo subire strategie e regole imposte da potenze che non condividono le conquiste di civiltà di cui i Paesi membri dell’UE rappresentano un esempio per tutti. La grande scommessa per il futuro dell’Unione europea è continuare a essere la forza che promuove la libertà dei popoli e la cooperazione come motori della crescita e dello sviluppo sociale”. 
  2. Difesa comune (armata), serve un Commissario. La priorità numero uno, fra le dieci indicate da Forza Italia è la costruzione di un sistema di sicurezza e di difesa comuni. Non si arriva a chiedere un esercito comune, ma la prospettiva è quella: occorre il “potenziamento dell’industria della difesa e dei programmi comuni e maggiore cooperazione delle forze armate, verso un percorso di integrazione con un incremento delle missioni sotto l’egida europea”. In più Forza Italia chiede un Commissario europeo per la Difesa. Nessun accenno invece ai Corpi civile di pace e a meccanismi di difesa comune non armata. 
  3.  L’immarcescibile Piano Marshall per l’Africa. Toni molti più moderati sul fronte immigrazione rispetto a quelli della Lega e di Fratelli d’Italia. Si parla di controllare l’immigrazione con flussi organizzati (corridoi umanitari?) coniugando umanità, ordine e sicurezza. La prospettiva è quella di un piano Marshall, riproposto per l’ennesima volta (senza riferimento al Piano Mattei ideato da Meloni): “Ambizioso programma di investimenti Ue, in stretta sinergia con gli Stati africani”. 
  4. Libertà di impresa (ma non sociale). Molto corposo il paragrafo relativo alla libertà di impresa che però non contiene alcun riferimento all’economia sociale e allo sviluppo dell’imprenditorialità sociale. Si punta soprattutto su debito comune e riduzione del carico normativo. 
  5. Rivedere il Green Deal, ma non troppo. Radicalmente centrista anche la posizione sul Patto Verde. Da non cancellare perché “l’energia pulita è un bene per il pianeta, ma anche per la nostra sicurezza”, ma da rendere “realistico”. In che senso? “Con l‘indipendenza energetica da fonti fossili provenienti da Paesi terzi rendiamo l‘Europa meno vulnerabile. Promuovere le energie rinnovabili, l‘efficienza energetica e sfruttare i fondi del REPowerEU”. 

Foto La Presse: il leader di Forza Italia, Antonio Tajani

Leggi anche:
Lega, la sindrome dell’assedio e l’ossessione per le Ong
Il Pd in cerca di garanzie sociale (ma il Terzo settore non sembra strategico)


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA