Non profit

A Forlì una nuova proposta. Ragazzi, telestudiate il non profit

Giulio Ecchia, promotore della teledidattica: "Iniziativa su misura per studenti-lavoratori".

di Redazione

Dove si impara il non profit? Fino a qualche tempo fa, precisamente fino al 1996, anno in cui a Bologna nasce il primo diploma universitario in Economia dell’impresa non profit, la risposta era obbligata. Chi desiderava una carriera nel Terzo settore aveva un’unica via davanti a sé: contattare un’associazione, proporsi come volontario e dopo qualche anno entrare nei quadri dell’organizzazione. Da sette anni a questa parte, invece, negli atenei é stato un fiorire continuo di corsi e master che hanno arricchito il ventaglio degli accessi a professioni come il cooperatore sociale, il manager del non profit o l’esperto in fund raising. Un’ampia offerta che però si scontra con la necessità di fare esperienza sul campo. Il jolly per uscire dal cul de sac lo ha giocato l’anno scorso il professor Giulio Ecchia, docente del corso di laurea in Economia delle imprese cooperative e delle onp di Forlì- Università di Bologna (Università di Bologna), che dallo scorso anno ha attivato la formula della teledidattica. Oggi più della metà dei suoi studenti si avvale di questa possibilità. Vita: Professore cos’é la teledidattica e perché é così importante per gli studenti del non profit? Giulio Ecchia: I nostri ragazzi hanno una peculiarità che non dobbiamo sottovalutare: nella maggior parte dei casi sono studenti-lavoratori. Quanto alla teledidattica: si tratta di una modalità di apprendimento a distanza, che consente di venire in sede solo per sostenere gli esami. Vita: Senza seguire i corsi? Ecchia: Le lezioni, appositamente videoregistrate, sono a disposizione o su videocassetta oppure collegandosi al canale satellitare Rai Nettuno Sat. Vita: Non é come confrontarsi tutti i giorni con un professore… Ecchia: A volte é anche meglio, visto che i nostri studenti hanno automaticamente a disposizione materiali specifici come slides o riferimenti bibliografici, oltre a un tutor cui chiedere chiarimenti via mail o via telefono. Vita: Meglio la teledidattica che le lezioni frontali? Ecchia: Non ho detto questo. Di certo però é una soluzione cucita su misura degli studenti-lavoratori che nel nostro mondo hanno una rilevanza molto consistente. Resta comunque fondamentale il grado di motivazione della persona. Vita: Quanti studenti si laureano nei vostri corsi? Ecchia: Circa 30 ogni anno. Vita: Dove trovano lavoro? Ecchia: Il 50% negli enti non profit, il 30 in aziende tradizionali e il restante 20 presso le amministrazioni pubbliche. Vita: Avete attivato due corsi in economia del non profit: uno triennale e uno specialistico. Quali le differenze? Ecchia: Le laurea triennale serve per acquisire le conoscenze teoriche di base e per prendere confidenza con determinati concetto attraverso lo studio di modelli teorici. Nei due anni di specializzazione consolidiamo i legami con il mercato del lavoro e spesso le lezioni sono tenute da esperti del settore. Fra i nostri collaboratori ci sono, oltre ai rappresentanti delle imprese, Banca popolare etica, Confcooperative e Lega delle cooperative.

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