Cultura

A Emergency il nobel italiano

Assegnati i riconoscimenti intitolati a Feltrinelli. L'organizzazione umanitaria si assicura un premio da 250mila euro

di Redazione

Salvatore Sciarrino per la musica, Ermanno Olmi per la regia cinematografica, Mimmo Jodice per la fotografia, Riccardo Chailly per la direzione d’orchestra, Guido Strazza per l’incisione: sono questi i cinque vincitori dei premi”Antonio Feltrinelli” per il 2003, considerati una sorta di Nobel italiano. A ciascuno dei cinque premiati andra’ un assegno di 65mila euro. Il premio ”Antonio Feltrinelli” per un’impresa eccezionale di alto valore morale e umanitario, dotato di 250mila euro, e’ stato assegnato ad Emergency, l’associazione fondata e diretta dal medico pacifista Gino Strada. La cerimonia di consegna dei prestigiosi premi (i piu’ ricchi dal punto di vista dell’assegno in Italia) avverra’ venerdi’ 14 novembre a Roma, in Palazzo Corsini, sede dell’Accademia nazionale dei Lincei, l’istituzione che assegna i riconoscimenti fin dal 1950. La premiazione coincidera’ con l’inaugurazione dell’anno accademico 2003-2004 dei Lincei, che vedra’ anche il debutto del nuovo presidente, Giovanni Conso, presidente emerito della Corte costituzionale. Accanto ai cinque premi annuali, l’Accademia Nazionale dei Lincei conferisce periodicamente il premio per un’impresa eccezionale di alto valore morale e umanitario di 250.000 euro, quest’anno attribuito all’organizzazione umanitaria Emergency, fondata a Milano nel 1994 con lo scopo di fornire assistenza alle vittime di guerra. ”In un contesto mondiale come quello attuale, attraversato da profonde crisi e numerose, sanguinose, guerre, l’associazione umanitaria privata senza fini di lucro Emergency – si legge nella motivazione del premio – porta avanti la sua battaglia a favore di tutte le vittime dei conflitti, indistintamente, prescindendo dalla fede religiosa o dalla connotazione politica. Con coraggio, a rischio delle vita, gli operatori di Emergency, fin dal 1994, si adoperano nella loro missione nei centri piu’ turbolenti e violenti del pianeta, come Iraq, Afghanistan, Algeria, Sierra Leone. Grazie all’opera di Emergency, quasi seicentomila vittime di guerra hanno trovato assistenza e aiuto, ed e’ stato possibile costruire ospedali, centri di riabilitazione fisica e centri sanitari grazie ai quali gli operatori locali possono continuare il lavoro iniziato dall’associazione umanitaria”.


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