Formazione

A Cernusco la rete degli adulti prova a tendere una mano ai giovani

Presentato il corso “Fatti trovare dal lavoro” proposto da Fondazione Cernusco SMS e il Circolo Acli del territorio con il supporto di Enaip. «Vogliamo aiutare i nostri figli alla ricerca di un impiego partendo dallo scoprire chi sono», sottolinea il responsabile Ampelio Sanson

di Lorenzo Maria Alvaro

«Tra un esame e l’altro spesso io e i miei compagni di studio ci fermiamo a chiederci cosa faremo domani, chi saremo e dove saremo. Il desiderio è quello di trovare un lavoro che sia capace di realizzarci come persone. Eppure questa ambizione si scontra con l’incertezza che serpeggia, con il mismatch tra domanda e offerta». Così Alessandro Galbiati, studente di giurisprudenza di 24 anni, ha introdotto la presentazione del corso “Fatti trovare dal Lavoro” proposto da Fondazione Cernusco Solidarietà Mutualità e Sussidiarietà (SMS) e il Circolo Acli Cernusco con il supporto di ENAIP – Ente Nazionale ACLI di formazione professionale multilivello.


«Un progetto iniziato due anni fa con l’obiettivo di costruire qualcosa di concreto per i giovani in ambito lavorativo», spiega Ampelio Sanson, ex dirigente di lungo corso, membro delle Acli e responsabile del progetto, «Oggi l’aumento dei sovra istruiti e la crescita dei posti vacanti si sommano alla difficoltà che i ragazzi trovano nel cercare opportunità. Abbiamo voluto immaginare un percorso che chiarisse i passi che un ragazzo alle prime esperienze deve muovere nella ricerca di un impego. È un corso di orientamento sui generis perché si concentra molto sulla consapevolezza di sé più che sul mercato».

La proposta è rivolta ai giovani tra i 18 e i 29 anni del territorio è gratuito e si svolgerà a Cernusco a partire da febbraio 2020. La prima parte del corso – 3 sessioni – sarà condotta da Micaela Morocutti, professional counselor del progetto, che guiderà il gruppo verso la personale predisposizione di ognuno per una efficace ricerca di lavoro. L’idea è partire dalla persona, dalle risorse che ognuno ha dentro di sé, «che vanno solo scoperte», sottolinea Morocutti, «quello che ci proponiamo con questo orientamento è far scoprire ai ragazzi la propria bussola interiore e a capire le proprie potenzialità. Se dovessi spiegarlo con un esempio? Immaginiamo che i ragazzi siano automobili. Con questo corso vorremmo che loro, invece di affrontare il viaggio della vita solo con la dotazione basic ma scoprano e imparino ad usare tutti gli accessori su cui possono contare: dal controllo di frenata alla guida assistita. Tutto questo c’è già, lo hanno dentro di sé, devono solo scoprire». Si perché per Morocutti «non è solo questione di sapere o saper fare ma soprattutto di sapere chi si è».

Un progetto che ha la sua forza nella rete: «Le varie anime del territorio, dal volontariato al tessuto produttivo passando per la scuola, fa rete per dare risposte ai giovani», sottolinea Mauro Magatti, docente di Sociologia all’Università Cattolica ed editorialista del “Corriere della Sera” e di “Avvenire”, «è solo con questo “noi” contrapposto all’individualismo di oggi che usciremo dalla crisi. È compito degli adulti fare sistema, costruire un ecosistema che aiuti i giovani. Altrimenti siamo destinati al fallimento come Paese».

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