Sport, musica e dibattiti. Dal 1997. Parte oggi al parco di Bosco Albergati, a Castelfranco Emilia in provincia di Modena, la 17sima edizione dei Mondiali antirazzisti, manifestazione organizzata dall’Unione Italiana Sport per Tutti (Uisp), con il supporto di Regione, Comune e Provincia, oltre che dell‘Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, la rete FARE (Football Against Racism in Europe) e della sezione italiana dell’UNRWA, l’Agenzia dell’Onu che si occupa dell’aiuto ai profughi palestinesi.
Quattro giorni, dal 3 fino al 7 luglio con tornei di calcio a 7, basket, pallavolo, cricket, rugby e le due novità softrugby e tchoukball. Quasi cinquemila partecipanti provenienti da 15 paesi. Dai rifugiati dell’Asd Liberi Nantes di Roma ai Red Zombies di Neukolln, compagine che proviene dal quartiere più multiculturale di Berlino, fino agli ultras dell’Olympique Marsiglia e al Global Sports Alliance Douala in Camerun. Ma lo sport contro ogni discriminazione non sarà l’unico protagonista al parco di Bosco Albergati.
Il Mondiale Antirazzista è da sempre occasione per fare festa (quest’anno con la musica dei Los Fastidios, autori dell’inno della manifestazione, i 99 Posse e la Paolino Paperino Band) ma anche per riflettere e discutere. Si parlerà del terremoto che ha colpito l’Emilia nel 2012, di omofobia, discriminazione, di razzismo nel mondo ultras e soprattutto di cittadinanza sportiva e non per migranti e italiani di seconda generazione, un argomento più che mai di attualità, dopo il dibattito degli ultimi mesi, rilanciato dalla proposta di cittadinanza sportiva lanciata dall’allora ministro Josefa Idem. Tema su cui, nella Piazza Antirazzista di Bosco Albergati, si discuterà sabato 6 luglio proprio insieme al ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge.
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