Politica

A Bruxelles si è aperto il Forum delle ong

In vista della Terza conferenza delle Nazioni Unite sui Paesi meno sviluppati che dal 14 maggio sarà ospitata dall'Unione Europea

di Redazione

Si è aperto ieri a Bruxelles il Forum delle ong in vista della Terza conferenza delle Nazioni Unite sui Paesi meno sviluppati che da lunedì prossimo sarà ospitata dall’Unione Europea. L’incontro dei rappresentanti della società civile proseguirà fino al 20 maggio, affiancandosi ai lavori del vertice politico. Al Forum partecipano circa 600 organizzazioni non governative, 250 delle quali provenienti dal Sud del mondo e impegnate sul fronte ambientale, sui diritti della donna, i diritti umani, il debito estero, la salute e il microcredito.

I temi oggetto di dibattito sono gli stessi all’ordine del giorno della Conferenza al via lunedì prossimo: dimezzare la povertà nei Paesi meno sviluppati entro il 2015, eliminare il debito estero, accrescere l’aiuto allo sviluppo incoraggiando un incremento del flusso di investimenti esteri e fornendo libero accesso ai mercati per tutti i prodotti (escluse le armi) provenienti dai Paesi meno sviluppati. Oltre a procedere a una riforma delle iniquità nelle normative commerciali dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto). Centrali anche il problema dei rifugiati e quello della salute, in particolare l’emergenza Aids in Africa.

Nei Paesi meno sviluppati – che oggi sono 49 – oltre metà della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno, sono 49. Di questi, 34 si trovano in Africa, 9 in Asia, 5 nel Pacifico e 1 nei Caraibi. Le economie di questi Paesi sono praticamente escluse dal commercio mondiale, giacché le loro esportazioni ne rappresentano solamente lo 0,5 per cento. Il 40 per cento del Prodotto interno lordo di questi Stati viene utilizzato per il pagamento del debito estero. Inoltre lo sviluppo in questi Paesi ha subito un drammatico arresto a causa delle piaghe dell’Aids e dei conflitti armati.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.