Economia

A Brindisi il polo tecnologico Sanofi-Aventis

Un investimento di 30 milioni di euro che rafforzerà ancora di più il comparto dei prodotti chimici e farmaceutici, capofila dell’export regionale

di Redazione

Nei primi nove mesi del 2010 la Puglia ha trainato la ripresa dell’export nazionale, facendo segnare un + 22,6 % contro una media nazionale di +14,3 % rispetto all’anno precedente. Capofila dell’export regionale è il comparto dei prodotti chimici e farmaceutici, con una quota che si aggira intorno al 20 per cento del totale. In prima fila in questo processo di crescita lo stabilimento Sanofi-Aventis di Brindisi, tassello fondamentale della produzione di antibiotici e della ricerca su scala nazionale ed europea e, grazie alle competenze umane e alle tecnologie presenti, punto di riferimento per la crescita del territorio pugliese.

 A delineare il futuro della regione attraverso un’alleanza strategica tra pubblico e privato, sono stati i partecipanti al convegno organizzato da Sanofi-Aventis “Un’alleanza per l’innovazione, lo sviluppo e la competitivita” presso l’Auditorium Cittadella della Ricerca di Mesagne (Br). «La presenza della nostra azienda in Puglia è il frutto di una scelta strategica che si è rivelata premiante per noi e per la Regione, tanto che oggi lo stabilimento rappresenta una realtà rilevante non solo per l’occupazione ma anche per lo sviluppo di risorse umane e di professionalità», commenta Daniel Lapeyre, presidente e amministratore delegato di Sanofi-Aventis Italia. «La nostra crescita è legata anche all’attenzione a questi fattori, cruciali per l’aumento della competitività della regione, da parte della regione Puglia che da tempo sta attuando politiche che favoriscano l’innovazione e la competitività».

Nel tessuto industriale pugliese, Sanofi-Aventis è una realtà all’avanguardia, con un sito produttivo che copre un’area di 150.000 metri quadrati al cui interno opera un Centro multidisciplinare di Biotecnologie, dedicato alla produzione di farmaci e alla ricerca di nuove molecole e dei processi che consentano di svilupparle, grazie anche ai progetti di ricerca in partnership con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Lo stabilimento di Brindisi, nei piani dell’azienda, è destinato a diventare uno dei centri mondiali di produzione della Spiramicina, un antibiotico impiegato nel trattamento di diverse malattie infettive.

L’investimento complessivo è pari a circa 30 milioni di euro. La sfida attuale è ora quella di cogliere le opportunità future che si presenteranno, sia dal punto di vista industriale sia sotto il profilo delle scelte politiche. In questo senso, il federalismo può rappresentare un’importante opportunità se si sceglie la strada del sostegno alla crescita e non la via di una burocratizzazione che limiti lo sviluppo e la competitività. «Sanofi-Aventis ha deciso di puntare sullo sviluppo del sito di Brindisi e trasferirà la produzione di Spiramicina dallo stabilimento di Vitry in Francia a quello pugliese», conclude Lapeyre. «Questo perché crediamo nelle potenzialità del sito e vogliamo offrire un contributo sempre maggiore all’economia regionale, puntando su una realtà che favorisca gli investimenti da parte nostra e di tante altre aziende che credono, come ègiusto che sia, in una regione vitale come la Puglia».


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