Sostenibilità

A Bologna la prima Casa Ecologica Europea

Un condominio popolare interamente ecologico, ad Ozzano Emilia. Dopo la spesa dell'acquisto, i proprietari abbatteranno del 30% le spese di consumo

di Benedetta Verrini

E’ la prima nuova ‘Casa Ecologica europea’, e sorgera’ ad Ozzano Emilia, a pochi chilometri da Bologna. Si tratta di un condominio popolare interamente ecologico, dal tetto al piano terra, giardino compreso, realizzato dalla cooperativa Copalc e alla portata di tutte le tasche. Lo Spiega Legambiente in una nota: gli appartamenti consumano poca acqua, poco combustibile e poca elettricita’ ed estendono il concetto di risparmio dell’ utente a 360 gradi. Bologna e’ una delle prime citta’ ad aver elaborato il progetto che concretizza l’ innovativo intervento di bioedilizia messo a punto dalla rete di cooperative aderenti a Confcooperative-Federabitazione e recentemente approvato dall’ Unione europea, con il nome di ‘She’, per ‘Sustainable housing in Europe’. Un progetto per l’ edilizia sostenibile che vede coinvolti insieme Italia, Francia, Grecia, Portogallo e Danimarca. Cinque degli otto progetti comunitari presentati e approvati sono infatti italiani e, tra questi, quello bolognese e’ tra i primi. Il progetto della citta’ emiliana prevede la costruzione a stretto giro di 12 appartamenti ecologici, costruiti secondo le rigidissime norme stabilite dal progetto ‘She’, che sono praticamente le stesse del progetto ‘La Casa Ecologica’, ossia una rete di cooperative per l’ abitare sostenibile che definisce un insieme di linee guida che progettisti e costruttori dovranno seguire per ottenere i marchi di qualita’ e sostenibilita’. Il nuovo fabbricato sara’ costruito con materiali naturali o completamente atossici e sara’ realizzato dopo un attento studio d’ impatto ambientale e dell’ area che lo ospitera’. Tale studio infatti – precisa Legambiente – e’ fondamentale per eliminare quanto piu’ possibile la presenza di campi elettromagnetici e fonti d’ inquinamento acustico e del suolo, nonche’ per progettare al meglio tutto lo spazio circostante, ritenuto parte integrante dell’ edificio. L’ orientamento della facciata e la posizione delle palazzine nel lotto edificabile sono infatti chiave di volta del risparmio energetico poiche’ influiscono nel corretto uso di fonti rinnovabili potenziando la ventilazione e l’ isolamento naturali. I 12 nuovi alloggi costeranno un po’ piu’ di altri (si parla di un incremento dei costi di costruzione compreso tra il 7 e il 15%), ma le spese aggiuntive verranno riassorbite dagli utenti perche’ il primo obiettivo della nuova biocasa e’ quello di ridurre al massimo il fabbisogno energetico del palazzo e quindi di dare un drastico e crescente taglio alle bollette di tutte le utenze. Un taglio sui consumi stimato intorno al 30% annuo.


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