Welfare

A Belluno il 51simo suicidio

In nove mesi sono già 51 i carcerati che si sono tolti la vita in carcere

di Redazione

Mirco Sacchet, 27 anni, si è impiccato in una cella d’isolamento del penitenziario di Baldeninch di Belluno. Aveva un cappio stretto al collo e l’altra estremita’ di un lenzuolo strappato legata ad una sbarra della sua cella. Così le guardie carcerarie di Baldeninch hanno trovato ieri mattina Mirco Sacchet, classe 1983 di Cesiomaggiore. Erano da poco passate le 6 del mattino quando e’ stato lanciato l’allarme al medico di guardia permanente nella casa circondariale. Ma ogni soccorso si è rivelato del tutto inutile dal momento che il detenuto era gia’ deceduto da almeno un’ora. Dramma, all’alba, all’interno delle mura del carcere di Belluno.

Un dramma che coinvolge un ragazzo giovane, di appena 27 anni, che da qualche mese si trovava rinchiuso, su sua stessa richiesta, in una cella d’isolamento del carcere. Le modalita’ della disgrazia lasciano poco spazio a dubbi: dovrebbe trattarsi di un suicidio. Anche se la procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per chiarire ogni aspetto della morte del giovane di Cesiomaggiore. Non è escluso che venga disposta l’autopsia. Non si sanno i motivi che l’hanno portato alcuni mesi fa a chiedere di essere spostato in una cella d’isolamento dove in genere sono rinchiusi i detenuti per i reati piu’ gravi o perche’ necessitano di protezione o cure sanitarie. Il giovane, infatti, si trovava in cella perche’ doveva scontare una pena di due anni e 20 giorni (patteggiata nel gennaio 2009) per un furto d’auto a Sedico e proprio oggi avrebbe dovuto presentarsi di fronte ad un giudice del tribunale di Belluno per rispondere, in udienza filtro, del reato di resistenza e ingiurie a due Carabinieri di Feltre per un fatto del 2006. Il parroco del paese, don Andrea Piccoli, ha ricevuto ieri pomeriggio la visita dei genitori e del fratello di Sacchet. Erano distrutti dal dolore e non si sapevano dare una spiegazione dell’improvvisa tragedia.

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