Mondo

A Bagdad nella prigione dei nonni

Intersos: è emergenza anziani.

di Redazione

L?Iraq è il Paese dei bambini (la metà dei 24,5 milioni di abitanti) e dei nonni invisibili. Come i 150 ospiti del Centro Dar-Raayeh Musinnim. Siamo a Shammaeyah, sobborgo bombardato alla periferia nord di Bagdad. Solo poche centinaia di metri e si trova, non è un caso, il vecchio ospedale psichiatrico. “Saddam amava farsi fotografare circondato da bambini festanti, ?il futuro del Paese? diceva, poi però non aveva ripensamenti a nascondere vecchi e pazzi negli angoli fatiscenti e dimenticati della città”. A parlare è Nino Sergi, presidente di Intersos, una delle ong italiane presenti in Iraq. Sono passati solo pochi giorni dal suo rientro dalla Mesopotamia, “ma ciò che ho visto dentro quel centro è impossibile da cancellare”. Sergi sceglie l?aggettivo “choccante” per descrivere latrine maleodoranti e disgustose che servono da bagni e camerate da 25 letti grigie e sporche dove vivono “depressi e stravaccati a letto tutto il giorno”, 106 uomini e 44 donne, privati di ogni cura . Ma chi sono questi spettri? “Anziani dai 55 ai 102 anni, che non hanno più nessuno che si occupi di loro, e qui senza il supporto dei familiari non ti resta che l?ospizio”. Dove però, il personale presente (20 addetti) ha una preparazione prettamente amministrativa, “il concetto di assistenza è del tutto estraneo alla loro cultura”. Di centri pubblici come il Dar-Raayeh Musinnim, in Iraq ne esistono altri quattro e si trovano a Bassora, Ad Diwaniyah, Karbala e Mosul. Intersos ha deciso di adottare i nonni iracheni che vivono in queste topaie. “Il progetto che prenderà il via dalla capitale e prevede un primo intervento di ristrutturazione dell?edificio, il ripristino dell?impianto elettrico e dei servizi sanitari e fognari che si concluderà nell?arco di 6 mesi. Dopo di che provvederemo alla formazione di personale assistenziale locale avvalendoci del contributo di Auser”, spiega Sergi. Partiranno in questi giorni gli studi di fattibilità sugli altri quattro centri. Nel complesso l?intervento di Intersos necessita “di non meno di 500mila euro”, e 70mila sono stati già versati dalla provincia di Trento. Per contribuire: ccp 87702077, c/c 555000 Banca Etica – Abi 5018, Cab 12100 causale: Emergenza Iraq


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