Welfare

A.A.A. Fragilità lavorativa, punta a inclusione e dignità

È attivo da un anno, nell’Alto Novarese e nel Cusio il progetto di solidarietà sociale realizzato con il sostegno del ministero del Welfare e la collaborazione di Regione Piemonte. A realizzarlo una rete di enti (tra cui associazioni e cooperative sociali) capofila l’associazione Dignità e Lavoro “Cecco Fornara” che ora cerca volontari

di Redazione

Si chiama A.A.A. Fragilità lavorativa è il nome del progetto attivo da un anno sul territorio dell’Alto Novarese e del Cusio. Sostenuto dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e realizzato in collaborazione con la Regione Piemonte il progetto ha al centro il lavoro: una condizione fondamentale per la realizzazione dell’individuo e per la sua piena realizzazione sociale.

Le azioni di promozione sociale sono legate alla riforma del Terzo settore che prevede fondi per attività sinergiche realizzate da reti associative.
Il percorso è nato per sensibilizzare l’inserimento nel mondo del lavoro di persone socialmente fragili e per mettere al centro la dignità di ogni individuo. Lo scopo del progetto è trasformare in risorsa economica e sociale persone fragili che sono escluse da dinamiche aziendali e lavorative e creare una rete di aziende e soggetti che permettano il loro inserimento e accesso nel mondo del lavoro.

L’Associazione Dignità e Lavoro “Cecco Fornara” onlus è capofila del progetto realizzato insieme a una rete di enti: CISS di Borgomanero, CISS della zona Cusio-Omegna, Agenzia Formativa Finis Terrae, Cooperativa Sociale Vedogiovane, Cooperativa Sociale Il Ponte onlus, Associazione di Promozione Sociale Compagni di Volo, Consorzio Sociale Il Filo da Tessere, Centro Servizi per il Territorio CST Novara-VCO.


Uno dei soggetti promotori è la Cooperativa sociale Il Ponte, nata nel 1988 a Invorio, in provincia di Novara. Da sempre la Cooperativa si occupa di inclusione sociale e di offrire la possibilità di formarsi e lavorare a persone disabili e socialmente svantaggiate. L’idea base è quella di affiancare persone a persone: chi insegna e chi impara, nell’ottica di un’impresa sociale totalmente sostenibile. I lavoratori che vengono formati e inseriti in azienda diventano una risorsa: una catena virtuosa che dà il via a una crescita personale, professionale ed economica per tutti gli attori coinvolti. Ecco allora che tutte le attività produttive guardano soprattutto a ciò che ciascuno sa fare con l’obiettivo di aumentare e potenziare autostima, autonomia e responsabilità di chi lavora e di chi sta imparando un lavoro.

Il progetto A.A.A. Fragilità lavorativa in questo anno di attività – rende noto un comunicato – ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissato. Ora si cercano volontari. Chiunque può dare la propria disponibilità: persone qualificate e interessate a condividere le proprie competenze e “saper fare”, ma anche tutti coloro che vogliono mettere a disposizione il proprio tempo per un progetto di inclusione che guarda lontano. Ne sa qualcosa Ivano che, da anni, guida il pulmino e passa a prendere i ragazzi che lavorano alla Cooperativa Il Ponte.
Ma anche Rossana, che ha iniziato da volontaria e che lavora in Cooperativa da ormai trent’anni. Condivisione, aiuto e crescita. Come quello che si è sentita dire da uno dei ragazzi che sta seguendo: «È bellissimo alzarsi al mattino pensando di dover andare a lavorare e non di dover tirare la giornata ciondolando in casa». Il racconto di Rossana è in questo video:

Negli spazi della Cooperativa Il Ponte, sono in programma due cene (venerdì 8 e venerdì 22 novembre). Saranno da un lato l’evento conclusivo del progetto, ma anche un nuovo inizio per chi vuole partecipare come volontario a questo percorso. Un’occasione per condividere quanto è già stato fatto grazie ai racconti di chi l’ha vissuto in prima persona e la proiezione di foto e video realizzati in questi mesi di lavoro.

Alla pagina Facebook dal titolo “FARE(Formazione Appartenenza Responsabilità Esperienza)inclusione è possibile conoscere le iniziative e restare aggiornati sul progetto, ma anche scoprire come diventare volontari.


Tutte le immagini sono di ©Francesco Lillo

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