Cultura

Fao ai paesi poveri: puntate sul biologico

Il consiglio è a diversificare la produzione, privilegiando i cibi organici, che stanno vivendo un enorme sviluppo

di Gabriella Meroni

Secondo un nuovo rapporto Fao intitolato Mercati Mondiali per Frutta Organica e per Ortaggi, questo mercato offre ai paesi un significativo potenziale per aumentare i loro guadagni da esportazione e diversificare la loro base agricola. Il rapporto di 312 pagine, pubblicato congiuntamente dalla Fao, dal Centro Internazionale del Commercio e dal Centro Tecnico per la Cooperazione Agricola e Rurale, indica che “una crescita forte e stabile nelle vendite di cibi biologici ha fornito a questi prodotti una effettiva e conveniente nicchia di mercato “. Il rapporto dichiara che “Le economie di molti paesi in via di sviluppo sono dipendenti dall’esportazione di un numero relativamente piccolo di prodotti (prevalentemente agricoli)… La diversificazione della produzione agricola è di importanza estrema. Si prevede che nei paesi sviluppati il consumo di cibi organici superi la produzione domestica, cosa che lascerà spazio per importazioni organiche significative”. Ciò può fornire alcune opportunità ai paesi in via di sviluppo. Tuttavia, il rapporto avanza una nota di cautela: sviluppare il settore organico può essere difficile e rischioso, in modo particolare perché i produttori affrontano spesso ostacoli normativi e ostacoli psicologici relativi alle attitudini dei consumatori per il cibo organico.


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