Welfare

Amnesty: appello alla Birmania

Per liberare la leader dell'opposizione, premio Nobel per la pace, Aung San Suu Kyi

di Paolo Manzo

Amnesty International ha chiesto alla giunta militare al potere in Birmania di liberare dagli arresti domiciliari la leader dell’opposizione, premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi.

La richiesta è giunta in occasione della cerimonia per il centesimo anniversario del premio Nobel che si svolgerà ad Oslo.

Sono dieci anni che la leader della Lega Nazionale per la Democrazia ha vinto il Nobel, ma non potrà recarsi ad Oslo per riunirsi con gli altri premiati come il Dalai Lama, o il presidente sudcoreano Kim Dae-jung.

Dallo scorso ottobre, Aung San Suu Kyi, figlia del generale Aung San eroe dell’indipendenza birmana ucciso nel 1947, sta portando avanti colloqui segreti con il regime, grazie alla mediazione dell’Onu, che hanno portato come risultato la liberazione di 200 prigionieri politici.

La leader della Lega Nazionale per la democrazia non è più apparsa in pubblico dal settembre 2000, quando venne posta agli arresti domiciliari per aver cercato di uscire dalla capitale Rangoon per un meeting politico.

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