E’ stato emanato ieri il decreto senza precedenti del governo brasiliano che bandisce ogni taglio di mogano in Amazzonia e prevede misure per la tutela delle terre indigene. Greenpeace aveva indagato nei mesi scorsi sui tagli illegali di mogano, denunciando i rapporti tra la mafia locale e le multinazionali del legno.
La presentazione del rapporto “Partner nel crimine del mogano” aveva messo in serio pericolo Paulo Adario, coordinatore della campagna per Greenpeace, minacciato di morte e sottoposto di conseguenza a strette misure di sicurezza.
“L’agenzia ambientale brasiliana, Ibama, grazie alle nostre segnalazioni, e’ stata in grado di condurre un’operazione con l’aiuto degli elicotteri della polizia che ha visto numerosi blitz nel cuore della foresta- spiega Sergio Baffoni, responsabile della Campagna Foreste di Greenpeace Italia e il maggior sequestro di mogano tagliato illegalmente nella storia: 30.000 metri cubi di legname, 11 tir, 5 bulldozers e multe alle aziende per diversi milioni di dollari.”
Il governo brasiliano ha escluso dal bando solamente le foreste che sono state certificate indipendentemente o sono in corso di certificazione ed ha chiesto l’adozione di questa misura per tutte le foreste in prossimita’ delle terre degli indios.
“Le industrie del legname sono responsabili della distruzione dell’Amazzonia. Sono state aperte illegalmente strade forestali per migliaia di chilometri, aprendo ai bracconieri e al degrado la foresta primaria- ha detto Paulo Adario, coordinatore di Greenpeace in Amazzonia l’annuncio di oggi e’ un messaggio chiaro alle industrie, o fermano il taglio illegale e certificano la loro attivita’ oppure sono fuori dal mercato”.
Greenpeace prosegue, in tutto il mondo, la sua campagna per la difesa delle 7 grandi aree forestali del pianeta, invitando tutti a partecipare attivamente firmando una petizione ai rispettivi governi per chiedere un bando all’importazione di legno dalle foreste primarie e una certificazione indipendente del legno.
Per maggiori informazioni:
La Campagna “Salva o Cancella”: www.greenpeace.it
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.