Cultura

Viola Davis, Harriet Tubman e quell’Emmy storico

Ha fatto la storia e non solo con la sua vittoria: Viola Davis è la prima afroamericana ad aver vinto il premio ma anche una delle poche che invece dei ringraziamenti di rito ha voluto lanciare un messaggio. «La sola cosa che separa le donne di colore da tutte le altre è l’opportunità. Non puoi vincere un Emmy per ruoli che semplicemente non esistono»

di Lorenzo Maria Alvaro

Ha vinto l’Emmy Awards come attrice protagonista della serie tv drammatica How To Get Away With Murder. La notizia è che si tratta di una prima volta. Viola Davis infatti è la prima afro americana ad aggiudicarsi l’onorificenza.

I ringraziamenti
Ma non si è fermata a superare un tabù. L’attrice infatti invece di, come vuole il rito, dilungarsi in ringraziamenti e dediche ha fatto un breve discorso che ha commosso ed entusiamato la platea.

«Nella mia mente vedo una linea e al di là di questa linea vedo campi verdi, bei fiori e bellissime donne bianche che tendono le loro braccia verso l’altra parte della linea, verso di me. Ma io non riesco ad arrivarci e non so come farlo. Non riesco a superare quella linea. Questo diceva Harriet Tubman nel 1800. Ora lasciate che vi dica questo: la sola cosa che separa le donne di colore da tutte le altre è l’opportunità».

Harriet Tubman
Davis si riferisce ad un'attivista statunitense dell'abolizionismo della schiavitù e del movimento per il suffragio femminile. Al secolo Araminta “Minty” Ross era conosciuta come “Mosè della gente nera”

La Davis però così ha solo preparato il terreno ad una staffilata durtissima. «Non puoi vincere un Emmy per ruoli che semplicemente non esistono» ha sottolineato, «questo premio è per tutti gli sceneggiatori, persone fantastiche come Ben Sherwood, Paul Lee, Peter Nowalk e Shonda Rhimes, persone che hanno ridefinito che cosa significa essere bello, essere sexy, essere una donna di potere, essere neri. Questo premio è per per le Taraji P. Hensons, le Kerry Washington, le Halle Berry, Nicole Beharie, Meagan Good, Gabrielle Union: grazie per averci portato oltre quella linea».


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