Politica

I bambini indiani come gli esploratori del polo

Anche i colleghi di Amundsen morivano per eccesso di vitamina A, una delle più tossiche se assunte in dosi eccessive. di Gianluca Bruttomesso

di Redazione

Gli sfortunati bimbi indiani hanno ora qualcosa in comune con chi, anziché deserto e montagne, vedeva ogni giorno ghiaccio, orsi e foche. Già: gli esploratori artici, mangiando il fegato di orso polare o di foca, assumevano diversi milioni di unità di vitamina A, accusando sonnolenza, irritabilità, cefalea e vomito, seguiti da una desquamazione cutanea. Tutti sintomi tipici di tossicità da elevata assunzione di vitamina A, particolarmente abbondante nel fegato. I primi segni che appaiono sono capelli radi e ruvidi, alopecia delle sopracciglia, pelle secca e labbra spaccate. In seguito, arriva una grave cefalea e un?astenia generalizzata. Nei bambini, in particolare, l?eccesso di vitamina porta spesso a dolori agli arti e a quella che i medici definiscono iperostosi, vale a dire un abnorme accrescimento osseo che determina alterazione dei contorni e aumento della densità dello scheletro, soprattutto a livello del capo. A ciò si accompagna un aumento di volume di fegato e milza. In presenza di un?elevata concentrazione nel sangue e nei tessuti di vitamina A, il carotene (la sostanza che nel fegato si trasforma in vitamina A) fatica a venire assorbito dando luogo a una sua elevata concentrazione nel sangue (carotenemia) e alla carotenosi in cui la pelle assume un colorito giallo intenso, specialmente a livello della palma delle mani e della pianta dei piedi. In genere, se diagnostica e curata in tempo, la tossicità da vitamina A non è grave: i sintomi normalmente scompaiono entro una settimana, al massimo un mese, dall?interruzione dell?assunzione della vitamina. Non così dev?essere stato per i piccoli di Assam, vittime della forma più grave di ipervitaminosi: se assunta in quantità eccessiva, infatti, la A è la vitamina che provoca le conseguenze più gravi poiché il metabolismo, vale a dire l?insieme delle funzioni che nel nostro organismo portano ad assorbire un alimento o un farmaco, a farlo entrare in circolo e infine ad espellerne i prodotti di scarto, va ko, soprattutto se a esserne vittime sono bambini di corporatura gracile e malnutriti. «La A», conferma il professor Benvenuto Cestaro, direttore della Scuola di specializzazione in scienza dell?alimentazione dell?università di Milano, «a elevate dosi è la vitamina più pericolosa. In un bimbo dosi elevate possono dare tossicità epatica già in una decina di giorni: il fegato va in cirrosi, con forte accumulo di grasso, vengono meno tutte le sue funzioni di organo detossificante, con accumulo di bilirubina, e tutte le proteine del plasma vengono prodotte con minore efficienza». (Gianluca Bruttomesso)


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA