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Toscana, 250 posti da parte delle famiglie
Sale velocemente il numero delle offerte di accoglienza dei profughi tramite il numero di telefono messo a disposizione dalla Regione Toscana. Solo nella giornata di giovedì sono state 50 le telefonate, offerti in media 2-3 posti a sistemazione. «la solidarietà sta cambiando il cuore d'Europa e noi ne siamo parte», ha sottolineato il Governatore
Come avevamo riportato su Vita.it, il 7 settembre scorso la Regione Toscana aveva istituito un numero di telefono (il cellulare 331.6983061) dedicato ai privati che avessero voluto mettere a disposizone la propria casa per i migranti.
Una proposta, nel solco dell'accoglienza diffusa e delle parole di Papa Francesco, voluta fortemente dal governatore Enrico Rossi che aveva spiegato: «Abbiamo voluto offrire un servizio alle 20 famiglie che si sono già dichiarate disponibili ad ospitare un rifugiato e ci auguriamo che anche altri toscani seguano il loro esempio, rispondendo positivamente all'obbligo morale di accogliere chi ne ha bisogno».
Cinque giorni dopo l'attivazione della linea il risultato è sorprendente: il numero speciale continua a squillare e sono sono già 250 i posti offerti e che riempiono la griglia aperta sui computer degli uffici.
Papa Francesco ha lanciato un appello perché ogni parrocchia ospiti una famiglia di profughi. Noi ci rivolgiamo ai cittadini. Questo moto di solidarietà sta cambiando il cuore d'Europa e noi ne siamo parte. #RefugeesWelcome
Enrico Rossi su Facebook
Numeri e chiamate in continua crescita
A questi si aggiungono circa 50 appartamenti e seconde case che altri cittadini hanno detto di essere pronti ad affittare e dove, per ciascuna abitazione, potrebbero trovare sistemazione da 3 a 6 persone. Nella sola giornata di ieri sono state registrate, al numero che è attivo dalle 9 alle 18, altre 50 chiamate, con 44 posti e una 20 di appartamenti messi a disposizione. Altri hanno chiamato per chiedere informazioni. Una risposta importante: in media sono 2-3 i posti offerti, ma c'è anche chi è pronto ad ospitare un'intera famiglia.
Tutta la regione si è mobilitata
Le telefonate arrivano un po' da tutta la Toscana: città, campagna, zone montane e costiere. La Regione ha fatto sapere che a chiamare sono in tanti, «si va dai pensionati alle giovani coppie e poi famiglie con e senza figli. Nessuno chiede da dove arriveranno i rifugiati ognuno sarà ricontattato non appena nei prossimi giorni sarà chiarita con le Prefetture la procedura da adottare».
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