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La scatola off grid che dà acqua ed energia nelle emergenze

Oxfam, in collaborazione con la cooperativa la Fabbrica del Sole, ha installato 3 “Off Grid Box” nelle zone delle Filippine maggiormente colpite dal tifone Haiyan, nel 2013. Una tecnologia rivoluzionaria, ecologica, sostenibile. Dopo una settimana di esposizione a EXPO, Cascina Triulza, il 6 settembre, all'auditorium di Cascina Triulza, nel corso di un incontro aperto al pubblico, verrà presentato al pubblico il funzionamento dell’Off Grid Box.

di Cristina Barbetta

Si chiama “Off Grid Box” (letteralmente: scatola staccata dalla rete), è un progetto rivoluzionario che consente di produrre acqua potabile e corrente elettrica in modo autosufficiente e in maniera completamente ecologica, solo con le energie rinnovabili, con l’acqua piovana e l’acqua di mare.

Oxfam Italia, grazie alla collaborazione con la Fabbrica del Sole, ha installato 3 Off Grid Box nelle isole delle Filippine maggiormente colpite dal tifone Haiyan, che nel 2013 ha devastato l’arcipelago provocando 6300 morti, e lasciando la popolazione totalmente priva di acqua potabile. L’intervento è stato finanziato da AGIRE (Agenzia Italiana Risposta Emergenze).

La tecnologia è stata messa a punto dalla Fabbrica del Sole, una cooperativa di Arezzo che dal 1999 si occupa di autosufficienza e di energie rinnovabili, ed è il frutto di 15 anni di ricerche. «Abbiamo pensato a una soluzione che concentri tutto in questo box che produce energia elettrica, acqua, dà segnale internet», spiega Emiliano Cecchini, direttore ricerca e sviluppo della Fabbrica del Sole. « E’ la soluzione immediata per contesti in cui energia, calore e acqua pura non sono disponibili».
Questo dispositivo innovativo è stato installato anche in Sud Africa, in America, in Rwanda, negli Stati Uniti e in Asia.

Gli Off Grid Box sono dei cubi di due metri di lato, posti sulla spiaggia, che prendono l’acqua del mare e la convertono in acqua potabile in maniera autonoma, indipendente dalle società che erogano servizi.
Si trovano in quelle isole delle Filippine completamente distrutte dal tifone Haiyan, e danno acqua corrente e energia elettrica a 400 famiglie. Prendono l’acqua di mare e attraverso pannelli solari e turbine eoliche la trasformano in acqua potabile e danno un surplus di energia elettrica per l’illuminazione e il funzionamento dei cellulari, nel modo più economico e sostenibile possibile.

«E’ un progetto che ha una sostenibilità molto interessante anche a livello economico: se le persone pagassero un prezzo molto simbolico, molto sociale il costo di questo box si recupera ogni 2-3 anni».
Il box ha una durata di 20 anni. Il modello base costa 15.000 euro, quello con il dissalatore attorno ai 25 mila euro. Si può arrivare fino a 30.000 euro in casi di progetti più complessi. Per esempio in Rwanda l’Off Grid Box è costato circa 30.000 euro perché alimenta un intero ospedale, quindi ha una potenza molto elevata.

La tecnologia dell’Off Grid Box è legata al tema di EXPO 2015 “Nutrire il pianeta”, «perché in ambiente agricolo, per esempio in Sud Africa, l’acqua viene presa per irrigare, per gli orti, le aziende agricole», continua Cecchini.
Per questo Oxfam Italia e la Fabbrica del Sole sono presenti ad Expo per una settimana, fino al 6 settembre, alla Cascina Triulza, dove è possibile assistere a dimostrazioni dal vivo assieme ai tecnici della Fabbrica del Sole.
Il 6 settembre, alle 19, all’Auditorium della Cascina Triulza verrà presentato al pubblico il funzionamento dell’ Off Grid Box per fare fronte alle emergenze umanitarie, durante un'importante conferenza: «Oxfam, che è il maggiore esperto di gestione di acque in situazioni di emergenza, ha deciso di invitarci a Expo perché i risultati delle analisi sono molto buoni», prosegue Cecchini. Verrà mostrato al pubblico il funzionamento dell’Off Grid Box e presenteremo il modello economico che abbiamo preparato. Ci sarà all’ingresso uno di questi “cubetti operativi “che mostrerà cosa si può fare in situazioni di emergenze, remote, di sviluppo».
All’incontro, aperto al pubblico, interverranno il direttore generale di Oxfam Italia, Roberto Barbieri, il responsabile emergenze umanitarie di Oxfam Italia, Riccardo Sansone, e il direttore ricerca e sviluppo della Fabbrica del Sole, Emiliano Cecchini.

«L’Off Grid Box è un progetto pilota perché può essere applicato ovunque ci sia sole, vento e mare», conclude Cecchini.


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